tag:blogger.com,1999:blog-45153513729964819832024-03-13T11:24:23.445+01:00diario di una linfomaneMiss Feethttp://www.blogger.com/profile/16177298168885432398noreply@blogger.comBlogger81125tag:blogger.com,1999:blog-4515351372996481983.post-79832523556701434862012-12-30T00:07:00.000+01:002012-12-31T00:08:33.347+01:00<br />
<div style="font: 14.0px Garamond; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Dovunque egli viva, </span></div>
<div style="font: 14.0px Garamond; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">nel villaggio o nella foresta, </span></div>
<div style="font: 14.0px Garamond; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">nella valle o sulla collina, regna la gioia.</span></div>
<div style="font: 14.0px Garamond; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="font: 14.0px Garamond; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">(dharmapada VII,98)</span></div>
<div style="font: 14.0px Garamond; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="font: 14.0px Garamond; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="font: 14.0px Garamond; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br /></span></div>
Miss Feethttp://www.blogger.com/profile/16177298168885432398noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4515351372996481983.post-30222930275688300002012-12-22T14:30:00.000+01:002012-12-23T13:46:54.905+01:00La Nuova EraSiamo sopravvissuti alle nostre superstizioni, alle catastrofi, in realtà siamo sopravvissuti al desiderio più profondo: quello di vedere una fine. L'uomo di per se non può pensare all'eternità, è un concetto troppo grande. L'uomo non può pensare a Dio, all'Universo, all'Assoluto.<br />
Possiamo sentirlo, percepirlo, ma non strutturarlo realmente nella nostra mente fredda, calcolatrice e razionale..<br />
Eppure siamo parte di tutto questo, siamo in realtà eterni e saremo qui per l'eternità.<br />
Con il 21 Dicembre 2012, qualcosa è successo dentro ognuno di noi: abbiamo capito che non esiste una fine e che siamo tutti eternamente collegati che ci piaccia o no.<br />
E perchè non sfruttare questa incredibile condizione nella quale siamo?<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
Il 21-12-12 è stato un evento incredibile, forse il più grande di sempre. Sono state organizzate feste, concerti, mostre tutto per la "fine del mondo". Dal punto di vista commerciale e pubblicitario, una bomba! Per non parlare dei gadget di vario genere e dei libri. Non c'è stato bisogno di fare troppa comunicazione, perchè i Maya già da diversi secoli ci preparavano a questa giornata. (E così si scoprì che era tutta una trovata pubblicitaria e che Maya è un enorme multinazionale messicana e casa editrice mondiale :)).<br />
Ieri, mentre il mondo doveva finire, sono andata in libreria, per fare alcuni regali natalizi, e ho visto uno scaffale pieno di questi libri apocalittici.<br />
Erano già vecchi. E' incredibile la velocità con cui qualcosa può cambiare. Il mondo stava li ma loro urlavano che non doveva essere così, che la storia doveva essere un altra. Mi veniva da ridere, amaramente. Ho pensato al potere delle credenze, a quanto siamo suscettibili, a quanto siamo"abbocconi" e meravigliosamente sognatori. Non mi sono sentita presa in giro, nemmeno un secondo, ma ho visto la disperazione umana che cerca a tutti i costi un significato, un modo di incasellare, di dare un senso, di immaginarsi la fine del mondo. Forse una domanda da farsi è proprio "Perché voglio che il mondo finisca?".<br />
Io piuttosto esclamerei: Voglio che il mondo inizi!<br />
Triste ma vero il mondo è finito da un pezzo se non ve ne siete accorti. E' finito con la disillusione, con il veleno che in continuazione cerchiamo di passarci uno all'altro come se fosse una patata bollente, con la voglia di potere personale a scapito dell'altro, con il desiderio di essere felici per ciò che si possiede, con la politica italiana, con la paura di vivere della quale bene o male siamo tutti un po' malati.<br />
Il mondo finisce ogni volta che non viviamo il nostro presente come un dono, ogni volta che non comprendiamo realmente che qui dove siamo c'è tutto il necessario per crearci e auto-crearci un esistenza serena e appagante. Il mondo finisce ogni volta che non vediamo l'altro ma il pallido riflesso di noi stessi. Il mondo finisce ogni volta che ci lamentiamo, ogni volta che imprechiamo, ogni volta che cadiamo in un tunnel di depressione odio per noi stessi, ogni volta che ci maltrattiamo o ci circondiamo di persone che lo fanno per noi e ogni volta che rimandiamo a domani la possibilità di essere felici.<br />
Il mondo finisce ogni volta che soffochiamo l'amore con l'orgoglio, ogni volta che non regaliamo un po' di felicità, ogni volta che serbiamo rancore o odio, invidia o gelosia, ogni volta che parliamo male di qualcuno perché incapaci di vedere il "male" in noi.<br />
E' un lavoro arduo mantenere il mondo in vita, lo so.<br />
Ma ne vale la pena.<br />
"Buon Inizio del Mondo" a tutti.<br />
<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-1yTdegYd5J4/UNW0NOaKOuI/AAAAAAAAAQM/-8Tvc_j2JnU/s1600/foto-1.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="http://3.bp.blogspot.com/-1yTdegYd5J4/UNW0NOaKOuI/AAAAAAAAAQM/-8Tvc_j2JnU/s400/foto-1.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">cielo blu della Nuova Era. Mi sembra più blu! :)</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />Miss Feethttp://www.blogger.com/profile/16177298168885432398noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4515351372996481983.post-75857657914207824862012-12-20T14:21:00.000+01:002012-12-20T14:21:50.810+01:00Prima della fine del mondo.Sono ancora nel mio letto, sono giorni pigri l'energia fisica è altalenante ma oggi non potevo perdermi proprio quest'occasione di scrivere.<br />
Sento una pace profonda e intensa che mi raggiunge, sento che nonostante tutto è giusto lottare per ciò in cui crediamo, nei nostri sogni. E questo spazio è per me un piccolo sogno realizzato.<br />
I nostri sogni sono tutti li a disposizione per essere vissuti basta con le lamentele, basta con la crisi, basta con il vittimismo. Se è vero che siamo vittime di un sistema, lo siamo ancora di più di noi stessi se continuiamo a lamentarci e non fare nulla per cambiare.<br />
Questo 2012 ci ha fatto un regalo incredibile, grazie alla crisi che ognuno di noi ha attraversato a suo modo, ovvero confrontandosi con i limiti dell'esistenza umana: crisi economica, malattia, morte, nascita, ecc.<br />
Grazie a queste "terribili" catastrofi, abbiamo finalmente dovuto fare i conti con un personaggio che abitava la nostra vita da quando siamo nati: noi stessi.<br />
Quando fuori tutto crolla, l'unico posto dove si può andare è dentro di sé e trovare proprio lì un appiglio inespugnabile. Non c'è altra soluzione. E se dentro di noi non c'è un porto sicuro, ma una guerra in atto (come nella maggior parte dei casi), bisogna farci i conti lo stesso e seguire passo passo ogni movimento dell'anima iniziando a costruire quel porto sicuro.<br />
Si scopre così che non esistono "fuori" i porti sicuri, che non ci sono persone, luoghi, relazioni, lavori "sicuri".<br />
Questa opportunità di confronto non è qualcosa di scontato, è un occasione rara e preziosa di trasformazione, di conoscenza e sopratutto di evoluzione.<br />
Per me è stato così.<br />
La malattia mi ha permesso di iniziare a fare amicizia con me stessa.<br />
E sicuramente non è stato facile, perché in questo processo ho scoperto anche che non mi sono sempre proprio simpatica, che ci sono parti di me che vorrei cancellare. Piano piano ho iniziato però ad accogliermi e comprendere che quelle parti sono sempre me, e che non si possono cancellare.<br />
Fare i conti con "L'interno", è qualcosa di stupefacente, è , secondo me, l'unico motivo a parte l'amore, per il quale vale la pena vivere.<br />
Che dalla crisi nasca una nuova opportunità, lo dicevano pure i cinesi ma penso che una cosa è saperlo e un altra è sperimentandolo vivendo.<br />
Il cambiamento che spaventa un po' tutti, è destabilizzante, ma è un viaggio che siamo stati costretti, volenti o nolenti, tutti a fare ogni giorno quando ci svegliamo e non sappiamo bene che cosa ci potrà accadere.<br />
Quest'anno è stato così, per tutti, non c'è persona che io conosca che non è stata messa alla prova dalla vita e che abbia attraversato qualche tipo di difficoltà.<br />
Soltanto il fatto di vivere su questo pianeta è una sfida per molti.<br />
Ci sono in atto più di 30 guerre in questo momento, ci sono persone che muoiono, che si ammalano, che non hanno un corpo intero e sano come la maggior parte di noi che siamo sotto questa campana di vetro, che nonostante tutto (ma proprio tutto) abbiamo un tetto sopra la testa e abbiamo un pasto caldo da mangiare. E non dobbiamo andare fino in Africa per incontrare queste realtà.<br />
Allora ogni volta che siamo davanti un piatto di pasta caldo, che poggiamo i nostri piedi sul pavimento di casa e ci riscaldiamo sotto un piumino dell'ikea, perchè non ringraziamo? Perchè continuiamo a lamentarci e dirci "se solo avessi quella cosa potrei essere felice"?<br />
Perché rimandare la felicità ad un momento ipotetico del futuro?<br />
Perché non afferrarla subito, qui ed ora, in quei momenti di pace, di calma e tranquillità che nonostante tutto (lo ripeto ancora) esistono nelle nostre vite?<br />
Solo il fatto di vivere, respirare, fare un esperienza sulla terra è qualcosa di strabiliante.<br />
Se domani finisse il mondo, sono sicura che però molti di noi sarebbero felici, si sentirebbero sollevati dall'incombenza di "vivere" e forse anche una parte di me si schiererebbe con loro, perché "nonostante tutto", vivere è un avventura quanto strabiliante quanto faticosa.<br />
Ma non mi arrendo così.<br />
Mi piacerebbe invece che oggi come "giornata prima della fine del mondo", ognuno di noi si facesse alcune domande.<br />
Se non siete d'accordo sul fatto di vivere per noi stessi e per la scoperta di quel mondo interiore meraviglioso, sicuramente lo sarete sul fatto di vivere per l'amore.<br />
Ci sono persone intorno a noi che ci amano, ogni giorno, ci vogliono bene, pensano a noi, ci scrivono messaggi, ci mandano uno "smile" su internet, oppure semplicemente sono connessi con il nostro cuore con un filo invisibile.<br />
Ecco io vorrei dedicare questo ultimo giorno di vita a quel filo invisibile che ci connette con chi amiamo e più in generale con tutte le persone che vivono su questo mondo, con le quali abbiamo in comune il semplice e banale fatto di vivere e respirare lo stesso ossigeno.<br />
Anche il vicino sotto casa, che "nonostante tutto" abita a pochi metri e vive, gioisce, si rattrista, mangia, dorme, fa l'amore, proprio sotto casa nostra: anche con lui siamo collegati da un filo invisibile.<br />
Vi regalo il mio decalogo di domande da farsi il giorno prima della fine del mondo, che possiate prenderne ispirazione, ricordando che a volte è più importante farsi la domanda che trovare una risposta.<br />
<br />
1) Ho detto a chi amo che lo/la amo?<br />
2) Sono riuscito/a a sciogliere quel nodo di rabbia e rancore per quella persona?<br />
3) Ho pregato almeno una volta negli ultimi mesi?<br />
4) Mi sono concesso/a un ora di relax soltanto per me?<br />
5) Ho abbracciato qualcuno negli ultimi giorni?<br />
6) Ho dedicato tempo a immaginare come vorrei che fosse il mondo domani?<br />
7) Ho detto "mi dispiace, perdonami" a chi ho fatto soffrire?<br />
8) Ho aiutato qualcuno a fare qualcosa?<br />
9) Ho notato la sofferenza di chi ho vicino e non sono scappato/a?<br />
10) Ho chiuso gli occhi e fatto un respiro per intero?<br />
<br />
Se ci sono domande alle quali la risposta è NO, consiglio di rimediare durante queste ore.<br />
Ora è l'unico momento che abbiamo.<br />
GRAZIE.<br />
<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-SaELfNWqDs4/UNMOcVKPznI/AAAAAAAAAP8/_OLX9k2VOsI/s1600/61_Alba_senza_rumore.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="265" src="http://1.bp.blogspot.com/-SaELfNWqDs4/UNMOcVKPznI/AAAAAAAAAP8/_OLX9k2VOsI/s400/61_Alba_senza_rumore.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Alba senza rumore (massimo cavallari 08) Aspettiamo così la nuova alba: senza fare troppo rumore.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<br />Miss Feethttp://www.blogger.com/profile/16177298168885432398noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4515351372996481983.post-9560887169416890422012-12-04T16:17:00.000+01:002012-12-04T16:17:00.141+01:00<!--[if gte mso 9]><xml>
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<!--StartFragment-->
<br />
<h2>
<span style="font-size: 16pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">La Locanda</span></span></h2>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 16pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">E' come una locanda l'essere umano.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 16pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Ogni mattina, qualcuno che arriva.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 16pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Gioia, tristezza, squallore,<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 16pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">rapidi e fuggevoli si presentano alla coscienza,<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 16pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">visitatori inattesi.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 16pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Accoglili di buon grado!<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 16pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Anche se una folla di afflizioni<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 16pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">irrompe impetuosa nella tua casa<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 16pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">spazzando via ogni arredo,<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 16pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">onora ogni ospite.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 16pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Forse ti sta ripulendo<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 16pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">per prepararti ad un piacere nuovo.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 16pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Pensieri cupi, vergogna, risentimenti:<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 16pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">apri loro la tua porta ridendo,<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 16pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">invitali ad entrare.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 16pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Ringrazia chiunque si presenti,<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 16pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">perché è una guida<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 16pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">che ti è stata mandata da lontano.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 16pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">
(Rumi, poeta sufi del XII sec.)</span><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 16pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 16pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 16pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 16pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 16pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 16pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 16pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 16pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 16pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 16pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 16pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 16pt;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div>
<!--EndFragment-->Miss Feethttp://www.blogger.com/profile/16177298168885432398noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4515351372996481983.post-87030258711342714612012-12-03T16:02:00.000+01:002012-12-03T16:10:58.349+01:00Il calendario dell'Avvento.<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Mi sveglio, apro la finestra e un raggio di sole mi
attraversa il viso. </span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Sono stati giorni di pioggia, influenza, letargo e
ritiro.</span><br />
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Respiro un’aria fresca, di “nuovo” mi preparo a
ricominciare partendo da oggi, lunedì. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">E’ iniziato Dicembre e se avessi otto anni, adesso
aprirei la casella numero 3 del calendario dell’avvento, e dopo essermi
mangiata il cioccolatino nascosto al suo interno comincerei il fatidico
conteggio dei giorni che mi separano alla notte più magica dell’anno per
qualsiasi bambino.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Io amavo il Natale, come ogni bambina e ho creduto
in Babbo Natale fino ad un età che mi vergogno ancora a ricordare e forse avrei
continuato a farlo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>per molto tempo
ancora, se non fosse per quel Natale di quasi quindici anni fa in cui una zia vedendomi sorpresa per tutti quei regali che avevo trovato “nascosti” nel
portabagagli della sua macchina mi disse sottovoce : “Non dire agli altri bambini di averli visti che quelli
ancora credono in Babbo Natale”. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Penso che il frastuono della rottura dalla mia
illusione si sia sentita per chilometri e chilometri nelle vicinanze. Era stato
appena infranto un cristallo sottilissimo: il “cristallo” della Magia. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Ci sono voluti altrettanti anni per
semi-ricostruirlo, ma questa è un'altra storia.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Che brutta cosa il Natale quando scopri che la
magia non esiste.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Oggi mi sento però come se quel calendario
dell’avvento ancora ci fosse, (sarà che mia madre ha continuato a regalarmelo
puntualmente ogni primo Dicembre per almeno una decina d’anni) e quindi riesco a sentire lo stesso un piccolo brivido d’attesa per quel giorno colorato di rosso, verde
e oro che si avvicina un pochino di più.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Io ci credo ancora, <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>credo che almeno un giorno l’anno tante
persone sono per forza di cose obbligate a riflettere su se stesse,
sull’Amore e sulle persone a cui vogliono bene, anche le persone più ciniche e
spietate, anche le più sole e disperate (tante).<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">So che in fondo al loro cuore un piccolo pensiero
li attraversa, un piccolo dubbio: “E se fosse vero?”.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Personalmente confido nell’Avvento di un 24
Dicembre di pace e di respiro dopo un lungo anno di corse affanni e profonde
trasformazioni. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Sbircio sulla scrivania: ho una lista lunghissima
di cose da fare, scrivere, ultimare progetti, persone da chiamare, lezioni da
preparare, ma faccio un lungo respiro e mi godo questo prezioso raggio di sole
e quell’immagine di me bambina che apre una casella del magico calendario. E
ascolto dentro di me l’attesa per l’arrivo di un nuovo capitolo della mia
esistenza, e mi auguro anche quella di tante altre persone (tutti nessuno
escluso) che hanno dovuto mettersi alla prova con la Vita, per quanto essa
meravigliosamente spaventevole possa diventare.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Ognuno ha perciò il suo calendario dell’Avvento,
perché ognuno sta aspettando il proprio momento di pace, di riposo e leggerezza
amorevole dopo tanto costruire nel quotidiano.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Quanto tempo è dovuto passare affinché mi godessi questo
respiro. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Scorrono nella mia testa immagini di quello che è stato e mi viene da
sorridere rabbrividendo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Ho capito e compreso che è inutile caricarsi del
peso di tutte le cose che si dovranno fare e che più salutare per me prendermi
un momento di pausa e creare lo spazio affinché tutto trovi da se il suo ordine,
ho compreso che è giusto fidarsi e affidarsi alla vita piuttosto che remare in
continuazione contro e volerla dirigere nel modo in cui voglio io a tutti i
costi. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Attendo ancora i risultati delle analisi, mi guardo
indietro e mi sembra di aver attraversato nei mesi passati attraverso una di
quelle macchine che si vedono spesso nei cartoni animati, quelle di montaggio,
smontaggio a catena.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Funzionava che qualcosa entrava da una parte e poi
tutta una serie di marchingegni colorati fatti da molle, ingranaggi, seghe,
cacciaviti, tubi, andavano ad attivarsi e ciò che veniva introdotto all'inizio
del nastro trasportatore poi ne usciva dalla parte opposta totalmente
trasformato, oppure con qualche pezzo in più. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Ecco, mi sento alla fine di quel nastro
trasportatore, e sto cercando di capire che cosa mi abbia lasciato il viaggio
in quella misteriosa macchina.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Mi sento diversa, ma non so ancora come.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Accolgo questa diversità e mi sento nuovamente
testimone della vita che scorre.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;"><br />
GRAZIE.<o:p></o:p></span></div>
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-XlyFK6F7kF0/ULy8V612kHI/AAAAAAAAAPo/8BeZ3on1CEs/s1600/c_avvento.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;"><img border="0" height="271" src="http://3.bp.blogspot.com/-XlyFK6F7kF0/ULy8V612kHI/AAAAAAAAAPo/8BeZ3on1CEs/s400/c_avvento.jpg" width="400" /></span></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">Calendario dell'avvento, proprio come quelli che avevo da piccola, il 3 è in basso a sinistra.</span></td></tr>
</tbody></table>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
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Miss Feethttp://www.blogger.com/profile/16177298168885432398noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4515351372996481983.post-74964217417146250412012-10-28T12:59:00.002+01:002012-10-29T13:07:21.097+01:00a piccoli passi.."La vita va vissuta oppure scritta" mi dice ieri sera una mia amica mentre parlavamo proprio della questione dello scrivere.<br />
<div>
E' molto difficile fare entrambe le cose, quando si scrive si toglie tempo a ciò che può accadere, al manifestarsi delle cose alla meraviglia delle infinite situazioni che si possono creare.</div>
<div>
Ma quando si vive il rischio è quello di perdersi particolari di vita che messi sopra un foglio possono diventare preziosi ritagli che incorniciano e miracolosamente interrompono lo scorrere del tempo. E' questo per me il miracolo della scrittura, molto simile al miracolo del fotografare.<br />
<div>
Eccomi seduta qui davanti, mi sono resa conto che per più di un mese ho voluto vivere e non scrivere, e che ho lasciato che ogni giorno depositasse dentro di me il suo nutrimento, che scorresse leggero ma anche facendosi sentire.</div>
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Oggi è domenica e apparentemente il tempo è più clemente con noi mortali che viviamo in un tempo scandito dalle settimane che iniziano con il lunedì e finiscono con la domenica.</div>
<div>
Ci lascia spazio per pensare, per dedicarci per respirare.</div>
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Mi svegli relativamente tardi oggi e davanti due fette di pane di segale abbrustolite con un po' di marmellata di Fragole home made e un tè e il mio libro del mattino, sento una piccola voce insinuarsi nelle mie membra e dirmi: "Forse oggi è il giorno giusto per fermarsi a scrivere". </div>
<div>
"Va bene", le dico anche un po' infastidita per il suo continuo e petulante desiderio di essere ascoltata.</div>
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Decido che oggi è il suo turno, alla fine è stata buona buona per più di un mese senza far storie in fila a tutte le altre e non posso farle un torto.</div>
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Mi piacerebbe tanto rimanere qui qualche ora, dilungarmi in racconti e fantasticherie sul mondo e su come l'ho ritrovato dopo qualche mese di assenza.</div>
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Mi suona il telefono.</div>
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Oggi avevo preso un impegno da una settimana, devo andare ad una conferenza "sulla felicità" e essere pronta tra meno di mezzora.</div>
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Va bene ci rinuncio, ancora non sono pronta per fermarmi e fare silenzio, ma almeno oggi ci ho provato, metto un piccolo mattoncino e chissà che domani mi venga voglia di metterne un altro.</div>
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Vado, mi lancio, prendo appunti per momenti più tranquilli.</div>
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Oggi l'inverno ha fatto capolino e sento che ci sarà molto tempo per fermarsi ancora.<br />
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-eQB7pJKAL6Q/UI5xHhnyH2I/AAAAAAAAAPY/7wve4Aml1x0/s1600/foto-1.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="http://4.bp.blogspot.com/-eQB7pJKAL6Q/UI5xHhnyH2I/AAAAAAAAAPY/7wve4Aml1x0/s320/foto-1.JPG" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">fette biscottate di segale con marmellata, tè Tulsi indiano e libro "la Sindrome degli Antenati" .</td></tr>
</tbody></table>
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Miss Feethttp://www.blogger.com/profile/16177298168885432398noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4515351372996481983.post-61547332662924376402012-09-24T12:26:00.002+02:002012-09-24T12:26:47.508+02:00Azione.Dopo tanto osservare, e dopo tanta contemplazione ho deciso.<br />
Oggi esco di casa.<br />
Vado là fuori.<br />
Ci vuole il giusto equilibrio tra il saper aspettare e l'agire. Ed io credo di essere stata ferma abbastanza da potermi permettere un uscitina oggi.<br />
Sono a casa, sto aspettando che venga a prendermi la mia amica e mi porti in mezzo ad un parco, il richiamo della natura è forte. Per fortuna che Roma è una città molto verde.<br />
Ho aperto le finestre, fuori c'è vento, l'aria è calda e il sole si affaccia a tratti dalle nuvole.<br />
E' giunto il momento.<br />
Mi chiedo se il mondo sia cambiato nel frattempo, se in questi quasi due mesi sia accaduto qualcosa.<br />
Mi immagino di uscire di casa e di trovare al posto dei semafori dei grandi pini marittimi e accorgermi che le persone hanno imparato a sorridere anche in mezzo al traffico.<br />
Piccole cose, mi piacerebbe vedere non mi aspetto grandi cambiamenti.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-z1BQyeHVgbA/UGA1TlfObpI/AAAAAAAAAPA/_VoERlpfAxk/s1600/freetodream.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://2.bp.blogspot.com/-z1BQyeHVgbA/UGA1TlfObpI/AAAAAAAAAPA/_VoERlpfAxk/s320/freetodream.jpg" width="320" /></a></div>
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<br />Miss Feethttp://www.blogger.com/profile/16177298168885432398noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4515351372996481983.post-66794454344115368972012-09-20T15:09:00.001+02:002012-09-20T15:10:49.628+02:00Osservare, osservare, osservare.Lo scopo di ogni giorno è quello di svelare qualcosa di nuovo a quello precedente.<br />
<div>
Così ogni giorno, ogni mattina ed ogni sera dedico un po' del mio tempo a pensare che cosa ha arricchito l'esperienza delle 24 ore appena vissute.</div>
<div>
Ho scritto nel post precedente che il tempo non esiste, facendo riferimento a quello interiore o meglio ancora quello dell'anima, soggettivo e personale, intendendo con ciò che non è possibile calcolarlo su una base comune,condivisibile e misurabile; esiste però lo scorrere del tempo come di accumulo di momento dopo momento e quello è quantificabile. E' il tempo che ci vuole per cucinare una torta, per leggere un paragrafo di un libro, per consegnare un lavoro, per arrivare da S.Giovanni a Piazza del Popolo.</div>
<div>
Ventiquattrore sono tante, sono un eternità. Facciamo che sono sedici ore, calcolando che otto ore si dorme in media, rimangono tantissime ore di momento dopo momento accumulate. </div>
<div>
Eppure sembrano scorrere veloci, ma la velocità è soggettiva dipende da come noi poniamo attenzione a quello che accade.</div>
<div>
Maggiore attenzione si pone, maggiore intensità verrà percepita nello scorrere di ogni giornata.</div>
<div>
Questa è la consapevolezza che mi preme più di ogni altra oggi e che vorrei condividere.</div>
<div>
Con una maggiore attenzione, infatti, si potrà osservare come ogni giorno si può incredibilmente trasformarsi in un infinita risorsa di informazioni, di stimoli, di curiosità e di occasioni per rendere la vita qualcosa di stra-ordinario. </div>
<div>
Ci vuole un po' di pratica e sopratutto la voglia di trasformare ogni abitudine che ci costringe a seguire schemi ripetitivi che ci fanno percepire la giornata come un ennesima crocetta sul calendario in un'occasione per scoprire la vastità delle possibilità dell'esperienza ed accedere così ad un nuovo modo di vivere.</div>
<div>
Tutti i giorni faccio ricerche per trovare qualcosa di nuovo e arricchire così la mia esperienza e ogni giorno mi sembra, così facendo, di poter abbracciare una parte in più di mondo, condividere una parte in più di esperienza con tutti gli esseri che popolano questo pianeta.</div>
<div>
Oggi, inteso anche come "in questo momento storico", è necessario più che mai riuscire a cogliere le occasioni che si manifestano nel momento presente, perché più che mai è necessario avvicinarsi al proprio obiettivo personale e soltanto aprendo gli occhi e accorgendosi di quello che accade c'è più possibilità di realizzarsi.</div>
<div>
Il problema è che intorno a noi accade tantissimo e il nostro cervello non può dar retta a tutto e così seleziona in base alle abitudini quello che serve e dopo aver fatto questo si chiude in schemi di ripetizione di quello che "secondo lui" funziona o almeno ha funzionato fino a quel momento e ce lo ripropone ogni giorno.</div>
<div>
Purtroppo non è detto che quello che aveva funzionato funzioni anche adesso, magari funziona perché è l'unica soluzione economica che il nostro cervello (non è solo il cervello ma per semplificare utilizzo questa immagine) ha trovato in un momento passato e l'ha conservata e convalidata come buona. Tendiamo ad economizzare, a non sprecare troppe energie in soluzioni nuove, questo perché è uno schema appreso durante l'evoluzione e l'adattamento dell'uomo all'ambiente. </div>
<div>
Ma in realtà come esseri umani siamo capaci di fare molto di più che banalmente adattarci a ciò che ci capita ed abituarci perciò a vivere in condizioni misere.</div>
<div>
L'unico modo per liberarsi di questo è rendersene conto e riuscire a fare un piccolo passo fuori dal cerchio sicuro delle proprie abitudini e iniziare a porre attenzione a quello che sta accadendo proprio ora.</div>
<div>
Per fare questo può essere utile iniziare ad osservarsi.</div>
<div>
Osservare se stessi mentre si fa quello che si fa: per esempio in questo momento dove sei, come sei seduto/a e provare a vedere se senti il tuo respiro può essere utile a rendersi conto del reale momento presente. </div>
<div>
L'unico modo per apprezzare e vivere serenamente nonostante le avversità è rendersi conto di avere una vita e che è proprio qui adesso che sta scorrendo.</div>
<div>
E per farlo può essere di estremo aiuto iniziare ad osservarsi, a guardare come reagiamo, come ci comportiamo, cosa accade, smettendola di essere trascinati dall'inerzia delle abitudini.</div>
<div>
Sono momenti difficili, ognuno di noi ha la sua sfida personale, il suo piccolo <i>tsunami</i> che ha stravolto la propria esistenza e se invece di continuare a remar contro e opporsi al cambiamento ci si arrendesse all'idea che tutto scorre e che noi siamo parte di quel tutto, e che la soluzione sta nel conoscersi meglio, la vita di ogni essere su questo pianeta sarebbe molto più serena.</div>
<div>
Per ciò osservarsi, conoscersi, vuol dire anche fare un atto di generosità verso tutti quelli che ci circondano e di conseguenza vivere meglio anche noi.</div>
<div>
Osserva ciò che accade adesso, fallo per te ma anche per me.</div>
<div>
<br /></div>
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<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/--e9jEXYEjR4/UFsQVWjIpCI/AAAAAAAAAOo/L-bgR7I7fIQ/s1600/foto-1.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="http://4.bp.blogspot.com/--e9jEXYEjR4/UFsQVWjIpCI/AAAAAAAAAOo/L-bgR7I7fIQ/s320/foto-1.JPG" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Osservo dove sono, cosa faccio, il pavimento è caldo.</td></tr>
</tbody></table>
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<span class="Apple-style-span" style="font-size: x-small;">Per chi volesse iniziare ad osservarsi, consiglio <a href="http://www.ibs.it/code/9788850200344/kabat-zinn-jon/dovunque-vada-sei.html" target="_blank">questo libro</a> ma è soltanto un idea e uno spunto per iniziare.. La verità è che ognuno ha la sua e ha anche il suo modo di prendere consapevolezza di sé. Può però essere utile all'inizio trarre ispirazione da chi il suo modo l'ha trovato.</span></div>
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Miss Feethttp://www.blogger.com/profile/16177298168885432398noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4515351372996481983.post-2952496745541878502012-09-13T00:02:00.000+02:002012-09-13T00:02:30.279+02:00La verità è che il tempo non esiste <!--StartFragment-->
<br />
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">E così mi ritrovo a vivere quegli spazi di tempo ai
quali non avevo mai dato spazio e tempo e scopro tante cose.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Per esempio scopro quanti libri ho lasciato in
sospeso, aperti, appena sfogliati e lasciati nella libreria a riempire gli
scaffali.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Oppure quanta musica inascoltata e accumulata tra i
file del computer.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Faccio suonare un pezzo di musica classica per
chitarra, e apro un libro che volevo finire da tanto tempo e respiro lentamente
leggendo parola dopo parola. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Mi sento come se stessi lavorando a maglia e
facendo una bandiera colorata con tutti i resti di quello che avevo lasciato in
sospeso. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">La voracità consumistica di questo sistema
implicitamente e perennemente sembra dare il consiglio e l’ordine di non
perdere tempo e di non soffermarsi troppo sulle cose e di prediligere la fretta
per arraffare il poco e misero che questa vita può offrirci, consumarlo e
gettarlo subito, prima che lo faccia qualcun'altro.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Terrificante.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">E' come se non ce ne fosse abbastanza per tutti,
come se qualcuno dovesse essere tagliato fuori dal "grande gioco".<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Il problema è che la realizzazione personale, lo
scopo della vita (sempre per chi crede che la vita abbia uno scopo o che abbia
senso dargliene uno), si sia confusamente trasformato in qualcosa di uguale per
tutti.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">E' vero che sono "tempi difficili" e che
ogni giorno il bombardamento-lavaggio-del-cervello continua incessantemente, ma
non credo che sia questa la verità. Credo che la soluzione sta nel "darsi
una calmata" ed accettare che tutto può cambiare e iniziare a comprendere
che cosa è veramente importante. Solo in quel momento si può iniziare veramente
a “fare”.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Si può correre quanto si vuole ma non trovarsi mai
da nessuna parte.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Allora eccomi sommersa da libri, che sono un po' un
rifugio ma anche dei meravigliosi portali, a nutrirmi di lentezza e consapevolezze nuove che
a questa velocità riesco meglio a decifrare.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">E' un po' come scendere da una macchina in corsa e
finalmente riuscire a distinguere le scritte su quei cartelli che sfrecciavano
velocemente ai bordi della strada.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Mi rendo conto di quanto tempo abbia perso a
correre.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Quanto tempo sia stata a pensare al tempo e a
preoccuparmene.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Il tempo non esiste se non come qualcosa di
economico, spendibile, calcolabile: è utile a fini pratici.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Ha senso in una dimensione lavorativa e di
efficienza e di produttività, ma deleterio per la dimensione di crescita
interiore.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">La verità è che non esiste il tempo
"interno".<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Non succede nulla, siamo tutti sospesi
nell'eternità del momento presente.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Ed è l'unico posto dove è possibile stare.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Fretta di andare dove?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Fretta di fare cosa?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Non c'è tempo per cosa?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Qual'è la vera paura? Di perdere tempo, di non
aderire al ruolo o a quell'immagine che come una fotografia statica tartassa la
mente e fa di tutto per dire "devi essere così, devi fare tutto quello che
puoi per essere questo e basta".
Devi avere un figlio, ti devi sposare, devi lavorare, devi essere, devi
fare. Devi essere qualcosa che non sei, e diventarlo altrimenti hai fallito.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Ma quanto è limitante questo pensiero? <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Che cos’è che sei veramente?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Quante altre cose si può essere nell'eternità
dell'adesso?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Espandersi.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Comprendere le direzioni in cui espandersi, ed
ognuno ha la sua personalissima. Ed una volta trovata prendere quella strada.
Ognuno ci mette il suo tempo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Non si può prendere il posto di qualcun altro. Non
si può più giudicare qualcuno perché non ha preso quel posto che noi crediamo
debba prendere, è una crudeltà, è il principio delle guerre e di tutti i
conflitti.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Ci vuole tempo "misurabile" per costruire
qualcosa che vale veramente, è necessaria una stratificazione di esperienze, di
consapevolezze di tentativi e fallimenti. Non esiste il tutto e subito, perché
bisogna attendere che i movimenti più profondi dell'anima facciano i loro
processi.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Non per questo smettere di incedere ed andare
avanti, ma andare avanti e smettere precipitarsi con foga per afferrare un futuro che sembra vogliono farci credere che ci possa sfuggire dalle mani.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">E' una follia.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Se il tempo non esiste il futuro è già qui e gioca
con il passato ed il presente: bisogna aprire gli occhi, iniziare a
guardarlo e farci amicizia.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-9NAW-33LZ50/UFED8RO8fMI/AAAAAAAAAOQ/QndHlPLyzPA/s1600/IMG_3353.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="http://3.bp.blogspot.com/-9NAW-33LZ50/UFED8RO8fMI/AAAAAAAAAOQ/QndHlPLyzPA/s400/IMG_3353.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">granelli di tempo dentro una clessidra.</td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<!--EndFragment-->
Miss Feethttp://www.blogger.com/profile/16177298168885432398noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4515351372996481983.post-18960341216982681352012-09-09T09:42:00.000+02:002012-09-09T09:42:11.412+02:00Aria di libertàDopo un mese e tre giorni di reclusione dentro una stanza, ci si abitua un pochino alle quattro pareti che delimitano il tuo spazio vitale e la realtà sembra improvvisamente compressa in quei pochi metri quadri.<br />
Del mondo "fuori" che vivevi prima rimane soltanto un ricordo e sogno e realtà si confondono.<br />
Ogni tanto voltavo lo sguardo verso l'unica finestra e quel "quadro di realtà" animato mi incantava, sembrava una fotografia, ma gli alberi si muovevano ed ogni giorno c'era una luce diversa.<br />
Io credo che prendersi una pausa da tutto ciò che sempre apparentemente fuori si muove è qualcosa che fa bene alla salute, all'anima e al cuore.<br />
Fa così bene che sarei rimasta un altro pochino immersa in quel silenzio semisterizzato dove non avendo altro da fare ho iniziato ad immergermi in tutto ciò che si muove dentro.<br />
E' stata una bella avventura.<br />
Poi ad un certo punto mi hanno detto che potevo uscire.<br />
Non me ne sono molto resa conto, mi sono sentita come un gatto d'appartamento che viene improvvisamente portato in campagna.<br />
Sono uscita fuori, ho respirato l'aria, ho visto il cielo e gli alberi che vedevo dal quadro in movimento ed erano veri. Tutto si muoveva, era sempre lì, come lo avevo lasciato.<br />
E' stato bellissimo.<br />
Ho una gran voglia di natura, di lentezza e di solitudine. Sana solitudine.<br />
Ci ho impiegato un anno per capire, l'importanza di concedersi uno spazio dove rimanere e sostare lontano da tutto quello che mi trascinava in una direzione oppure in un altra senza che me ne accorgessi.<br />
Starò diventando un po' asociale?<br />
Fatto sta che selezionare le cose, le persone, con cui entriamo in contatto è fondamentale, e che esse costruiscono la nostra salute.<br />
E' come con i libri, come con il cibo, come con l'aria che respiriamo.<br />
Ho i valori ancora bassi e perciò mi tocca stare a casa, e mi piace.<br />
Stamattina mi sveglio, è domenica.<br />
Apro la finestra, e poi le persiane, e fuori tutto tace, nonostante io abiti in una via trafficata le macchine non si vedono e si respira un aria ancora estiva ma ancora per poco.<br />
E' mattino presto e l'aria si è un po' ripulita dallo smog durante la notte, e mi godo la frescura di questa sensazione.<br />
Chiudo gli occhi e immagino di essere una particella minuscola e di mescolarmi all'aria, di farmi trasportare su e giù per il viale di casa e poi in alto e poi mischiarmi e girovagare un po' sulla città, e poi ancora più in là e ancora.<br />
Libera.<br />
Un incredibile sensazione mi avvolge, un anticipazione.<br />
Come quando sei su un aereo e da lontano inizia a vedere le luci della città dove stai per atterrare.<br />
Ma non ho fretta, ho ancora delle cose da fare a bordo e poi mi voglio godere l'atterraggio.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-A1GWjonrDW8/UExGFNJBiKI/AAAAAAAAAN8/Mq3dMuidfUg/s1600/finestra.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="239" src="http://1.bp.blogspot.com/-A1GWjonrDW8/UExGFNJBiKI/AAAAAAAAAN8/Mq3dMuidfUg/s320/finestra.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Rene Magritte. Finestra rotta.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />Miss Feethttp://www.blogger.com/profile/16177298168885432398noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4515351372996481983.post-13962402353592000232012-09-01T19:42:00.000+02:002012-09-01T22:02:27.170+02:00Settembre di progetti, inizi..<!--StartFragment-->
<br />
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Settembre arriva silenzioso e timido, senza troppo
clamore, ma arriva.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Dalla mia finestra quassù, si vede la città e si
sente una strana elettricità nell'aria, di sospensione, come se tutti insieme
stessero trattenendo il respiro prima della grande ripresa: la ruota sta per
ricominciare a girare. Agosto è passato da troppo poco, il ricordo è ancora
troppo vivido, ma oggi è tutto diverso.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Si sente nell'aria, che anch'essa ha un altra
temperatura e densità. Fa più freddo, ho dovuto spegnere anche l’aria condizionata
e prendermi una coperta.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Guardo il cielo, le nuvole fitte fitte sembrano un
presagio dell'Autunno che dovrà arrivare.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Oggi è una piccola fotografia anticipata dei
prossimi mesi, come quelle foto sulle riviste delle collezioni autunno-inverno,
che ti colgono alla sprovvista perchè stai ancora in bermuda e sandali
sorseggiando un mohito in spiaggia.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">C'è però una tranquillità nell'aria, che potrebbe
essere per qualcuno anche snervante è aria di attesa.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">E' come se ci fosse un enorme video registratore dei
pensieri di tutti che è stato messo in pausa per le vacanze e adesso l'enorme
dito del Dio Tempo, sta per schiacciare il pulsante play.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Si sente proprio, non c'è nulla da fare.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Ci sono certi fenomeni di massa che possono essere
percepiti se affiniamo i sensi, e in qualche modo ci condizionano. E' come
sottostare ad una legge che ci accomuna e quindi mi sento oggi anche io un po'
così, con gli occhi puntati su Dio Tempo, aspettando quel click.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Sebbene per me sia stato un Agosto differente, e i
pensieri non si sono fermati, anzi, mi sono divertita a giocarci e trasformarli
come pezzettini di lego ogni giorno, anche io mi sento così, alle soglie di un
nuovo punto zero,<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">La notizia fondamentale è che: ho iniziato a
scrivere un libro, ispirato al blog.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Sono molto emozionata, le pagine scorrono sotto le
mie dita come acqua che sgorga da una sorgente di montagna. Non pensavo che i libri un po’
si scrivessero da soli, bisogna soltanto prestare loro il servizio di scriverli. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Ogni persona dovrebbe scrivere un libro nella
propria vita. E’ un modo incredibile di mettersi a confronto con se stessi. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Da quando ho iniziato a sentirmi meglio scandisco
le mie giornate in orari in cui scrivo,
pause per mangiare, e scrivere e sta andando benissimo. A volte penso che se
non avessi avuto questo spazio sospeso non avrei mai potuto iniziare
scrivere e dare inizio al mio progetto. Ringrazio dentro di me
silenziosamente per il contorto e incredibile svolgersi degli eventi.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Mi dispiace solo dedicarmi di meno al blog, ma
cercherò di rimediare.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Oggi mi sento molto bene.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">E' stato un periodo intenso, per dieci giorni non
riuscivo ad alzarmi dal letto e ho esplorato terreni inesplorati. Ma dopo ogni
esplorazione, si è di norma più forti, ed eccomi qui.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Si scende sempre per poi risalire. Questo mi è ben
chiaro. Ecco perchè quando mi sento giù, aspetto. Passa sempre.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">E' la regola.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Mi sono oramai installata in questo luogo,
dopodomani è un mese dal ricovero, potrei fare una festa. Oramai gli infermieri
sono la mia seconda famiglia, potrei oridinarmi una pizza con loro, invitarli a vedere un film con il microproiettore che mi ha prestato il mio amico super tecnologico, Andrea. Ogni volta gli infermieri si stupiscono per le mie tecnologie all’avanguardia e vorrebbero sedersi a vedere i film con me. Sarebbe bello. Per un paio d'ore potessero sospendere tutte le loro attività e festeggiare insieme. Peccato che negli ospedali non ci si può fermare un attimo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Un mese.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Poco, tanto, giusto, è comunque un mese. E non mi
pesa, anzi, mi piace. E questo inizia a spaventarmi. Prima o poi dovrò pure
uscire, il mio spirito di
adattamento non ha limiti e mi spaventa anche lui. Oppure è cosa mi aspetta
fuori a spaventarmi, il fatto riprendere una vita "normale"
forse.. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Oggi è passata a trovarmi mia sorella, e anche lei
stava nel "mood" settembrino, e abbiamo parlato di progetti, di futuro, di
creazione, di creatività. E’ stato bello. Anche lei ha tanti progetti e
se c’è una cosa che fa bene ai progetti è quella di renderli sempre più vivi
con l’immaginazione. E poi metterli in pratica certo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">C’è un seme che va messo prima di ogni cosa, e se
quel seme è messo bene, io sono sicura che germoglierà. L'importante è seguire
con attenzione la crescita della piccola radice e fogliolina che tenerissime
escono all’inizio. Si tratta di prenderlo in mano, metterlo in un batuffolo di
cotone ed aspettare finche le radici non siamo pronte per la terra. Quel
momento è fondamentale, è il momento in cui può arrivare il demone del Dubbio.
Bisogna cercare di essere super scientifici. E poi una volta nella terra, si
lascia che madre natura faccia il suo. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Quando se ne è andata ho sentito che manca poco
alla mia uscita, mi sentivo come se una parte di me fosse rimasta incollata a ai suoi vestiti e si fosse andata a fare un giro insieme a lei.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Fatto sta che tra poco mi tocca uscire da questo
bozzolo, e sta iniziando il conto alla rovescia.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Ne ho fatte di battaglie qua dentro e siamo quasi
alla fine della guerra, ma so che appena uscirò da qui ne inizierà un altra.
Allora mi godo questo primo di settembre, e intanto sono qui che affilo le mie
spade, lucido l'armatura, e affino i miei sensi, per un nuovo, ennesimo inizio.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Intanto buon inizio di Settembre....<o:p></o:p></span></div>
<!--EndFragment-->
<br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><br /></span>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><br /></span>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><br /></span>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><br /></span>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><br /></span>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;"><br /></span>
Miss Feethttp://www.blogger.com/profile/16177298168885432398noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-4515351372996481983.post-18316833218221450332012-08-11T12:58:00.000+02:002012-08-11T12:58:12.869+02:00Cronache di un Agosto sterilizzato # 1<br />
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">E con oggi si apre un nuovo capitolo di questa avventura, con il nome di “Cronache
di un Agosto sterilizzato” e che continuerà fino alle prossime settimane di
degenza in sterilità.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Stamattina sbattendo la porta è entrata l’infermiera
napoletana, con un tono di voce di qualche decibel di troppo per le 7 del
mattino, chiedendomi se stanotte mi fossi sognata Raul Bova o Raz Degan
(lontani infiniti anni luce dalle mie fantasie sessuali). Dopo avermi tramortita da questo pensiero
pieno di testosterone, forse un po’ troppo invadente, si avvicina ad un enorme macchina bianca e
verde che è rimasta silenziosa per la prima settimana, ed spingendo una levetta
l’ha messa in funzione. Con affannoso accendersi la macchina ha iniziato a fare
il suo dovere, producendo aria sterilizzata e rumore simile al motore di un
grosso peschereccio pronto per salpare in mare.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Perfetto, mi mancava soltanto il motore, adesso sono
veramente pronta.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Le giornate proseguono senza farsi sentire troppo, e
apprezzo il loro timido e discreto incedere. Mi sento protetta da questa
discretezza estiva, da questa “sospensione dai lavori”, dal cessare delle
aspettative produttive. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">In queste settimane c’è la corsa all’accaparrarsi il posto
al sole, lo scoglio più vicino al
tuffo, affittarsi ogni cosa, essere li
dove bisogna essere, in quel momento, in quella festa. Ogni sera ci sono
milioni di persone che stanno aspettando una festa dove partecipare, un
occasione di ritrovarsi, di perdersi e di un po’ di divertimento. Qualcuno
andrà proprio a quella festa per cercare quella persona, contribuendo al gioco
della seduzione di sempre. Immagino cosa siano stanotte le spiagge del Salento,
le feste in spiaggia, i falò, i concerti, il caldo e i piedi scalzi. Qualcuno
ballerà sotto un vulcano sulle isole Eolie, qualcun altro, sperduto in mezzo ad
un bosco in una tenda guarderà le stelle cadere stretto al cuore della sua
amata\o giurandosi amore eterno finché dura.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">C’è chi invece torna a casa magari nel sud d’Italia, (molti
anche nord e centro), dalle grandi città, per ritrovarsi coccolato e nutrito a
dovere dalla famiglia che non aspetta altro che inondare il povero o la povera
malcapitata di tutte le cure che gli ha dovuto sottrarre sempre troppo
prematuramente, ma ricordargli anche che in qualunque modo sia il modo la fuori
c’è sempre il posto della cuccagna ad aspettarlo grondante di coccole e cibo
strepitoso.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Ci sarà qualcuno che dormirà su una barca in mezzo al mare,
con solo le luci del cielo, ascoltando una musica lontana magari tra le coste
delle Grecia. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Immagino poi invece quelle famiglie da last second, che
sicuramente avranno anche loro come me la casella email intasata di newsletters
improbabili di ogni sorta di last second e avranno deciso di tentare la sorte,
arrivare così in qualche posto all-inclusive
dove possono finalmente smettere di preoccuparsi per qualche giorno del
consumarsi della vita e immaginarsi come sarebbe disporre di cibo illimitato.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">E poi ci sono gli sportivi, anche loro, in fila per
accaparrarsi la loro settimana di “libertà” e di partenza fuori dalla routine,
per poi poter tornare a settembre e raccontare della loro incredibile impresa
in bicicletta tra il passo del piccolo e grande san bernardo e di quel giorno
memorabile in cui hanno avvistato un falco proprio vicino al sentiero di
campagna.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Bene forse sarò ancora sotto gli effetti del musical di ieri
sera, Mamma Mia!, che ogni volta che lo vedo mi proietta in quelle emozioni da
film americano da favola a lieto fine patinata, ma è così che mi immagino
questo Agosto, l’occasione per potersi vivere un degno lieto, non per forza
sfarzoso, ma godereccio.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">A modo mio dalla mia cellula sterilizzata e sterilizzante,
che mi permette di vedere la realtà come un mix tra un film surreale e ricordi
del mio passato, mi sto godendo questo meritato agosto di sosta. E mentre tutti
occupano un qualche spazio da qualche altra parte, mi piace occupare quello
spazio invece rimasto vuoto in città e nei pensieri. Mi allargo ed espando in
questo vuoto come un enorme pozza d’acqua senza confini ed esploro ogni lembo
di nuovo territorio e imparo a stare in
luoghi spendidamente sconosciuti.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Chiudo gli occhi e scorrono nella mia mente le immagini di
Meryl Streep in Mammamia! , che ieri sera ha tanto molestato i miei compagni di
corridoi per i toni troppo alti della riproduzione e mi viene da ridere. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Immagino le loro facce inorridite nelle stanze risvegliarsi
sobbalzando nel cuore della notte ai ritmi di “You can dance, You can fly, Having
the time of your life” , oppure “Sooper Trooper”, domandandosi per un attimo se
per caso fossero finiti nel mezzo di qualche sagra improvvistata. E più immagino i balletti del musical e più
l’incongruenza con la situazione e non posso altro che pensare a come sarebbe stato
spettacolare aver assistito ad scena da musical in ospedale, uscire dalla mia
stanza, veder spalancate tutte quelle porte che rimangono tutto il giorno ermeticamente chiuse,
e sorprendere una fila di venti persone in pigiama, con tanto di flebo attaccate, uscire
dalla stanza fare una piroetta e cantando all’unisono una canzone degli Abba
con tanto di coreografia. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Un sogno.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Per oggi è tutto.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Passo e chiudo. </span><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-Z5gmqhJz3b0/UCY5t8xDkEI/AAAAAAAAANk/U4Wi7a_-R1Q/s1600/la+sterilizzatrice.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="http://2.bp.blogspot.com/-Z5gmqhJz3b0/UCY5t8xDkEI/AAAAAAAAANk/U4Wi7a_-R1Q/s320/la+sterilizzatrice.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">colei che si occupa di tenere l'aria ben sterilizzata. </td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></div>Miss Feethttp://www.blogger.com/profile/16177298168885432398noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4515351372996481983.post-19287623706151596822012-08-05T01:45:00.001+02:002012-08-05T01:45:19.677+02:00universi di possibilità<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Ho trovato il modo di mettere il letto tale da
avere le gambe in alto e la schiena dritta. Mi sento come rannicchiata in una
confortevole duna di materasso, accovacciata. Se qualcuno entrasse adesso, si
chiederebbe se sto tentando di rimanere incastrata e soffocarmi nella morsa
delle molle del letto elettrico-extra-lusso che sembra un premio concesso per
essere arrivata fino a qui. Il gioco diventa più intenso, ma ci sono
gratificazioni più elevate.</span><br />
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Ritorno all'immagine di me dentro il
sandwich-materasso e mi viene poi da ridere se penso alla faccia di qualche
infermiere che potrebbe ridere di me. Sono buffa, lo so e mi piace. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Mi lascio andare e mi rilasso. Ho messo di
sottofondo una musica meravigliosa, (concerto per piano di Mozart) e mi conduce
a esplorare dove altro potrei essere qui, o chi vorrei essere.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Penso che questa esperienza d’isolamento sia un
dono dal cielo. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Troppe poche volte, durante la vita quella
"fuori", ci si chiede chi si vuole essere e si finisce sempre per
seguire influenze esterne. Adesso qui, ora mi concedo di poter esplorare
universi possibili di me. Mi cerco di far portare da influenze interne. E' un
po' come recitare credo. Mi sento estremamente libera, libera di poter osservare.
E' tutto più intenso qua dentro, perché sono costretta a muovermi di meno, mi
hanno relegato dentro quattro mura, attaccata ad un tubo che mi infonde acqua e non devo
pensare al mio sostentamento, ai miei obiettivi, alla mia vita-fuori-da-qui.
L'unico e semplice obiettivo è la guarigione. Punto. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Facile, essenziale, spiazzante.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">La cosa più difficile nella vita a volte sembra
essere, comprendere quello che vogliamo, sopravvivere nell'impressionante
giungla del "devi essere", "vuoi essere", "puoi
essere", "non puoi essere", "cosa vuoi?", "cosa
non vuoi?”.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Bene, lo ammetto, forse mi sono incastrata in una
trappola. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Forse è più facile stare qui segregata ad
immaginarmi universi possibili di realtà, prendermi una pausa.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Come sempre lascio la musica portarmi lontano e
questa volta mi riporta non troppo lontano. A pochi giorni fa. Sapevo che quel
momento lo avrei dovuto stampare nella mia memoria.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Ero sulla spiaggia, bianchissima, sembrava di stare
in un dépliant patinato che ti rifilano nelle agenzie di viaggio, quelli che
hanno lo stesso odore da sempre.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Per evitare che nella mia memoria rimanesse
impresso un ricordo da agenzia di viaggio, sulla spiaggia intenta ad assorbire
con ogni atomo di me stessa quei dettagli che mi sarebbero tornati
preziosissimi, già lo sapevo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Adesso se voglio, chiudo gli occhi, e sono di nuovo lì. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Il mio letto-duna diventa così una vera e propria duna di sabbia, e mi
ricordo improvvisamente che proprio, lì su quella spiaggia avevo scavato una
buca per stare esattamente in questa posizione.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Avevo il sole sul viso, sul corpo e il mare alle mie spalle batteva ad
intervalli regolari un onda leggera, tipica di un mare non troppo mosso. Non lo
potevo vedere, ma lui stava dietro di me, immenso e così blu.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Adoro quando il mare non è troppo mosso, quando è calmo ma non del tutto
e ricorda la sua presenza con un onda flebile. Se voglio, sono lì.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">La realtà è così inafferrabile a volte che è meglio prenderne ben nota
una volta che si vive. Nutrirsi di ogni attimo che scorre, per poi potersene
immergere quando più si vuole, uno dei miei passatempi preferiti. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Mi perdo in universi di possibilità che si aprono ai miei occhi, lo so
sto vagando con la mente, mi piace fuggire, immaginarmi in mille sfumature
diverse. Ma forse questo è sempre accaduto. Adesso però mi sento legittimata. E
mentre sfoglio quante cose diverse posso essere, prendo appunti.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Per oggi, è tutto, o quasi, anzi pochissimo, ma abbastanza per la mia
apertura verso l’esterno.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">C’è una parte di me molto severa, che non apprezza questa faccenda del
blog. Pensa che sia soltanto un’espressione spudorata di vanità. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">Per stasera la metto a tacere e sprofondo nella mia duna-materasso.</span><o:p></o:p><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-RIBueY-doEs/UB2y_0EhWeI/AAAAAAAAANM/xZmoqdVk3jc/s1600/foto.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="http://3.bp.blogspot.com/-RIBueY-doEs/UB2y_0EhWeI/AAAAAAAAANM/xZmoqdVk3jc/s320/foto.JPG" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">mille sfumature di me</td></tr>
</tbody></table>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;"><br /></span></div>Miss Feethttp://www.blogger.com/profile/16177298168885432398noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4515351372996481983.post-69926645424559828782012-08-04T00:18:00.000+02:002012-08-04T00:18:08.812+02:00SilenziosamenteSilenziosamente torno a scrivere il blog.<br />
Avevo quasi pensato di abbandonare (non è vero sto mentendo), ma adesso non posso continuare a non raccontare quello che di incredibile mi sta accadendo.<br />
Questo strumento è più che altro estremente utile per affrontare situazioni che hanno bisogno di parole, per evitare che con la testa si complichino.<br />
Quante volte ci si complica la vita immaginandosi e precedendo la realtà.<br />
Adesso che sono finalmente ricoverata, (si finalmente, perchè se c'è qualcosa che odio e mi rende nervosa quanto aspettare senza sapere quanto per favore vorrei scoprirlo almeno posso iniziare ad aspettare senza irritarmi) e sono tornata dentro il galeone delle mille peripezie, qualcosa dentro di me si è calmato. Mi sento il sangue freddo come quello di una lucertola e la concentrazione di un monaco tibetano. Sono arrivata all'ultimo livello, mostro finale. Ho raggiunto le sembianze di un super-sayan (personaggio dei cartoni animati che cambia sembianze quando diventa più forte, in particolare i capelli gli diventano dorati, ed io adesso sono inspiegabilmente bionda), e tra poco inizio a sparare palle di fuoco dalla bocca come un drago.<br />
Insomma, c'è da spaventarsi, sul serio.<br />
Gli infermieri continuano ad entrare e mi chiedono in continuazione se è una parrucca, ma io continuo a dire loro che ho sbagliato shampoo ed eccomi qui: versione punkabbestia anni '80.<br />
Ma quando si tratta di una prova finale, non c'è più spazio per i giochi, si fa sul serio.<br />
Sonoi qui, nella stanza 725 (sempre al settimo piano, o settimo cielo come mi piace più pensare), dell'ospedale Regina Elena, che oramai da disumano che era è diventato un posto quasi piacevole dove soggiornare. Almeno per i primi giorni, poi forse alla 4 settimana cambierò idea. Per ora mi godo la sensazione di freschezza del cambiamento di habitat, di temperatura, spazio. Anche se i miei tempi di adattamento sono super veloci, qui hanno bisogno di un po' più di tempo per sentirmi a casa: d'altronde sono pochi gli ospedali umanizzati, per quanto paradossale sia.<br />
Sono perciò pronta ad affrontare queste ultime cure, forse le più impegnative, ma che mi permetteranno di dire "adios" alla mia identità di linfomane. Sono pronta ad abbandonarla, e a riprendermi la mia (quale ancora non ho ben deciso).<br />
Ma per farlo pare che io debba rinascere a nuova vita, hanno in programma i medici una sorta di "rinascita cellulare assistita", si chiama <i>autotrapianto di cellule staminali</i>, ma io preferisco il termine "rinascita". In pratica mi autoricostruisco il sistema immunitario e sanguigno da sola, con le mie risorse. Io rimango sempre la stessa, ma cancellano tutti i file. Un po' come quando si formatta un computer, si cancella tutto, ma si mantengono i programmi. Forse non è un caso che passerò il mio compleanno qua dentro, e non sono affatto triste per questo, anzi trovo che sia un occasione incredibile. Ho anche intenzione di darmi un nuovo nome, chissà se si può all'anagrafe. Continuo seriamente a crederlo, e se verrò presa per una folle che rifiuta la realtà, ben venga, intanto mi godo questa preparazione. D'altra parte chi non vorrebbe rinascere però avere già un corpo da "adulto" e non dover aspettare tutti quegli anni per permettersi di assumere una presenza fisica degna di un riconoscimento sociale?<br />
E' tardi qui dentro, soprattuto per chi ha cenato alle sette di sera e perciò mi dedicherò all'attività più importante in tempi di battaglie: sano riposo.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-9vWTRps31Gs/UBxMpqZuDjI/AAAAAAAAAM4/l8dZrwqTRvg/s1600/goku_super_saiyan_375654LoJg6ntW4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="http://4.bp.blogspot.com/-9vWTRps31Gs/UBxMpqZuDjI/AAAAAAAAAM4/l8dZrwqTRvg/s320/goku_super_saiyan_375654LoJg6ntW4.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">super sayan</td></tr>
</tbody></table>
<br />Miss Feethttp://www.blogger.com/profile/16177298168885432398noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4515351372996481983.post-73118518070140525142012-08-03T23:32:00.000+02:002012-08-03T23:32:08.918+02:00Pensi che sia una bella giornata oggi?<br />
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Attraversando intervalli di tempo che diventano
sempre più lunghi, finalmente arrivata alla soglia di una nuova battaglia, mi
guardo indietro e osservo la strada percorsa. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">L'entusiasmo che mi accompagnava e tingeva di
colori sempre più sgargianti la realtà intorno a me si è affievolito, e i
colori tornano ad avere le loro tonalità. Il rosso è rosso, il verde è verde e
il blu è blu. Non vedo più pallini, fiorellini, farfalle che volano e animano
tutto ciò che mi circonda (no, non mi drogo, se questa è la domanda che può
sorgere spontanea).<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Oggi, soltanto per oggi, osservo le cose per come
sono.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Respiro in questi momenti di estrema lucidità.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Mi rendo conto di quanto a volte sia facile voler
vedere la realtà in un altro modo, colorarla, immaginarla diversa. Capisco
anche quanto questo possa essere pericoloso; come può essere pericoloso e
ingannevole vedere la realtà priva di colori, oppure soltanto di un colore. Io
ho sempre preferito l’effetto “multicolor”, il problema è che l’effetto passa
in fretta, e sembrano i colori essere la cosa più interessante, ci si dimentica
delle forme.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Apro gli occhi stamattina e scopro una realtà più
sobria, più consapevole, più lucida.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Forse meno ammaliante e seducente.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Guardo ancora meglio la Realtà e la vedo
improvvisamente materializzarsi sotto forma di una donna, seduta ad un tavolino
di un elegante bar, vestita con un taglieur blu molto distinto, una messa in piega
perfetta, impegnata a leggere un giornale di attualità. Emana da ogni poro
della sua pelle e da ogni suo gesto così estremamente consapevole, indizi che
fanno pensare a chi la vita l’ha attraversata. Ha qualche segno del tempo sul
viso, non è più così giovane, ma non per questo appassionata e intrigante. Se
la guardo attentamente ha un fascino magnetico, quell’eleganza che non colpisce
al primo sguardo, ma che ti fa girare una seconda volta per guardarla un po’
meglio. Quell’elegante bellezza che non si dimentica facilmente, ma che non
stordisce i sensi, anzi li affina. Ecco che improvvisamente alza la testa, rivelando
due occhi blu profondi come il mare, e uno sguardo deciso, guarda nella mia direzione e mi fa cenno di
avvicinarmi a lei. Mi sento impacciata, timida, la sua presenza però,
misteriosamente, mi tranquillizza immediatamente. Ogni cosa che fa, la fa come
se fosse la cosa più naturale al mondo, e con la stessa semplicità con la quale
adesso solleva la tazzina del caffè che sta bevendo, mi guarda negli occhi e mi
chiede : "Pensi che sia una bella giornata oggi?". Ed io imbarazzata
per questa domanda, di cui la Realtà dovrebbe sapere meglio di me la risposta,
quasi infastidita, le rispondo: "Penso che lei lo sappia meglio di me che
razza di giornata sia oggi!".<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">La realtà, divertita da questo mio atteggiamento,
si mette a ridere e mi risponde "Io non posso sapere cosa i tuoi occhi
vogliono vedere. Io vedo una giornata e basta". Velocemente ordina il
conto, mi saluta sobriamente, e si allontana passeggiando per le vie di Roma
con un andatura sicura e umile allo stesso tempo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Sono esterrefatta, non capisco proprio di che razza
di realtà si tratti, mi ha lasciato sola a questo tavolino, con il conto da
pagare, un caffè che si sta freddando e come se non bastasse risentita e
infastidita. "Io vedo una giornata e basta", ma che risposta è?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Alzo lo sguardo verso il cielo che oggi è azzurro e
sembra appena verniciato, mi sento persa, la Realtà mi ha abbandonata senza
darmi una risposta ed io mi sento peggio di prima perché di nuovo ho lasciato
che qualcun altro possa aver influito sul mio umore.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Adesso non me lo posso permettere, non ora.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">Lascio che tutte le mie energie si focalizzino per
mantenere un equilibrio che mi permetta di rispondermi a quella domanda e
lascio che quello che è appena accaduto mi rimanga per la testa senza una
risposta.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: inherit;">A volte è bello anche così.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>Miss Feethttp://www.blogger.com/profile/16177298168885432398noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4515351372996481983.post-40802717788324680652012-06-16T10:48:00.001+02:002012-06-16T10:48:37.406+02:00Un anno un giornoOggi sono passati ufficialmente un anno e un giorno da quel fatidico 15 Giugno 2011.<br />
Ci aggiungo un giorno perchè proprio questo giorno di un anno fa, mi ricordo di svegliarmi in ospedale e di cominciare a vedere il mondo con altri occhi.<br />
Il 15 giugno stavo dentro un enorme marchingegno e mi dicevano che qualcosa non andava.<br />
Beh, c'è sempre qualcosa che non va, pensavo allora.<br />
E poi è iniziato tutto.<br />
Ci sono momenti che mi piace ricordare, altri no.<br />
Ecco quel momento lo tengo stretto tra i ricordi, quel momento in cui il tempo ha iniziato a scorrere in un altro modo.<br />
Non bisogna arrivare a svegliarsi in un ospedale per comprendere certe cose, ma devo dire che mi ha favorito la comprensione.<br />
Oggi è una giornata calda, torrida, afosa, proprio come un anno fa.<br />
Un anno racchiude in se così tante cose ma anche un istante soltanto ci vuole per pensarlo.<br />
Quando mi immagino un anno, nella mia mente compare l'immagine di quell'anno come un film veloce mandato avanti tutto di fretta. Ci sono alcune parti che vorrei fermare e sostare su immagini qualche altro anno, ma altre che invece mi piacerebbe oscurare e dimenticare.<br />
Ma tutto ciò è passato, come tra poco passato sarà ciò che in questo momento sto scrivendo e sono seduta su questa sedia a questo tavolo.<br />
Guardo fuori, c'è il sole.<br />
Ed io mi vado a tuffare.<br />
Domani dove mi sveglierò?<br />
Buon weekend.Miss Feethttp://www.blogger.com/profile/16177298168885432398noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4515351372996481983.post-79326481144104889312012-06-14T17:53:00.001+02:002012-06-14T17:57:48.021+02:00Lezioni di felicità #1<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"></span></span><style>
<!--
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<br />
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">La felicità è una parola consunta da quanto è stata
utilizzata, un po' come le parole cuore, amore, fiore, raggio di sole.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Una volta che si ripete tante volte una parola inizia a perdere il suo significato, ci si
concentra così sulla sua sonorità e sulla vibrazione delle corde vocali che
producono con il passaggio dell’aria. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Se si prova poi a ripetere una parola tante volte ad alta
voce, essa non sembrerà più una parola, ma uno strano e buffo verso, e chi la
emette si sentirà di assumere piano piano le sembianze di un essere più vicino
alla scimmia che all’uomo sapiens.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Insomma, le parole senza il loro significato sono semplici,
inutili versi.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Felicità nell’immaginario di tutti è spesso una parola che appartiene a quel'universo
in cui la luce del sole è rosa, gli alberi sono sempre in fiore, le città sono
piene di campi di girasole, si lavora un’ora al giorno, e gli uccellini rifanno
il letto. In quest’universo le persone sono sempre gentili tra loro, si
guardano con occhi a cuoricino, si dichiarano amore eterno ad ogni secondo e
ognuno vive in totale equilibrio con tutto ciò che esiste. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Niente di più lontano dalla “realtà”.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Allora se veramente ci si vuole imbarcare in questa storia
della felicità, è forse necessario come primo step iniziare a definirne il
significato. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Apro così il Grande Dizionario della Lingua Italiana (che
sbuca fiero e autorevole dalla libreria proprio accanto a me) e dentro di me
penso che è stata un’idea geniale e che potevo pensarci prima a cercare il
significato della felicità sul dizionario, ma la mia esuberanza viene sgonfiata dal
primo significato: 1. L’essere felice; stato o condizione di chi è felice. Bene grazie mille, fino a qui ci
arrivavo: iniziano ad insinuarsi i primi dubbi riguardo la semplicità di questo
argomento.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Ecco allora risalgo alla parola precedente e alla voce
“felice” trovo: detto di una persona, che ha piena contentezza d’animo,
temporaneamente (sono felice di vederti) o in modo duraturo (pochi sono gli
uomini felici a questo mondo); nel secondo significato equivale talvolta a
“fortunato”.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">La felicità secondo il dizionario sembra quindi essere
qualcosa o di temporaneo e dipendente dall’incontro con qualcuno, oppure
qualcosa di estremamente raro riservato a pochi fortunati.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Una tragedia insomma: verrebbe quasi voglia di gettare la
spugna.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Ecco allora perché siamo tutti così un po’ affranti e
lontani dal condurre delle esistenze felici: il nostro vocabolario della lingua
italiana ci dice di associare alla produzione vocale della parola “felicità”,
un significato di per sé così poco felice e in ogni modo molto distante da
quell’universo rosa che si dipinge nella nostra mente all’udire di quella
parola.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Che cosa è accaduto?</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Dove è finito l’universo rosa che sognavamo sempre da
bambini, in cui tutto era possibile e ogni essere umano coopera e collabora per
il bene dell’altro in estrema gentilezza? Dove l’amore dura per sempre e non
esistono inverni?</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Io credo che tra l’universo rosa e la definizione del
dizionario DeAgostini ci sia tutto un universo da scoprire.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Io non credo che la felicità sia temporanea e dipendente da
un incontro con qualcuno e basta. Come non credo che sia qualcosa di
irraggiungibile e riservato a pochi eletti.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Ma che cos’è veramente questa “contentezza d’animo” ?</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">La contentezza è il “sentimento intimo di chi è tranquillo
perché pago del suo stato” (Cit. Dizionario).</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">La felicità ha quindi
a che fare con il riconoscere e sentirsi appagati del proprio stato
esistenziale. Beh, roba facile (!!!), soprattutto di questi tempi. Chi si sente
pago del suo stato? </span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Questa domanda recherebbe soltanto ennesima frustrazione.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Io credo che per parlare di felicità bisogna spostarsi dalla
grammatica italiana alla fisica.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Immagino la felicità come una stazione radio, una frequenza,
alla quale chi vuole si può sintonizzare e non è dipendente da nessuna
condizione esterna, se non da una scelta consapevole interna, quella di viverla
e di spostare la manopola della nostra radio finché non ci sintonizziamo sulla
giusta stazione: un po’ come quando stiamo in macchina e cerchiamo quella
stazione radio che ci piace tanto. E’ qualcosa di accessibile e alla portata di
tutti, la cosa vera è però che non
tutti sanno dell’esistenza di questa “manopola” oppure seguono troppo alla
lettera le definizioni di un obsoleto dizionario della lingua italiana.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Non voglio di certo dire che si può stare sintonizzati
sempre sulla stessa frequenza radio, anche perché altrimenti che noia (!), ma
credo fortemente che possiamo essere liberi di poter cambiare stazione molto di
più di quello che crediamo.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Ovviamente ci sono momenti in cui la radio non prende, ci
hanno rubato l’antenna, stiamo nel mezzo di una galleria, oppure nel mezzo di
una tempesta, oppure ancora quel giorno non ci va di ascoltare la radio, oppure
la pila è scarica o non c’è corrente. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Insomma la felicità tranne in alcuni casi di “forza
maggiore”, è proprio li davanti a
noi e aspetta soltanto che ci sintonizziamo.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-uQAcgpLafg4/T9oIrWmISLI/AAAAAAAAAMo/MsAwAPG9Mv0/s1600/sintonizzati.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="http://4.bp.blogspot.com/-uQAcgpLafg4/T9oIrWmISLI/AAAAAAAAAMo/MsAwAPG9Mv0/s400/sintonizzati.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Mitica.</td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<br /></div>Miss Feethttp://www.blogger.com/profile/16177298168885432398noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4515351372996481983.post-90632422309499322382012-06-12T08:30:00.000+02:002012-06-14T15:36:04.026+02:00Raggio-terapia<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
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</style><span style="font-size: small;"> Sono le 8.12 del mattino e sono in macchina, è una giornata
di sole di quelle che arrivano dopo due giorni di pioggia e temporale e quindi
vale “doppio”, mi dico, ed è proprio così: si apprezzano le giornate di sole
intensamente e veramente soltanto dopo qualche giorno di pioggia. C’è quella sensazione nell’aria di
leggerezza e finalmente le nuvole si sono spostate lasciando spazio ai raggi
del sole di riscaldare con il calore giusto che ci si aspetta in questo periodo
dell’anno: già troppo caldo per quest'ora del mattino.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Mi viene da ringraziare la pioggia, le nuvole nere dei
giorni passati che affollano il
cielo e lo nascondono e ti fanno pensare che sia tutto perduto : sembra che le
nuvole stesse stiano per crollarti addosso e tu non sei forte abbastanza da
reggere tutto quel peso che finirebbe con l’annientarti. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Ma succede che quando meno te l’aspetti, le nuvole si aprono
e lasciano al loro posto il cielo azzurro, e ti liberano dall’idea di dover portare sopra di te tutto
quell’infinito peso (che poi altro non è che acqua condensata).</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Bene: mi trovo adesso sull’Aurelia, la grande e maestosa via
Aurelia che collega Roma alla Francia costeggiando metà Italia, e per un attimo
penso di fare quel viaggio e continuare dritta finchè non finisce: sbattermi
contro il confine immaginario che separa Italia-Francia, e oltrepassarlo. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Ho tantissima voglia di viaggiare, di salpare, di prendere il
largo e non tornare più, e sto mettendo a dura prova la mia pazienza in questi
mesi. Ma dopotutto che cos'è la pazienza se non la ruota di scorta della macchina che ci permette di attraversare la vita?</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Questa volta non posso continuare la strada e
mi tocca svoltare prima e
fermarmi, alla clinica che si trova proprio lì per la seduta quotidiana
radioterapia che ho iniziato da qualche settimana. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Sono in anticipo, pensavo di metterci molto di più, ma il
traffico di Roma è stato clemente questa mattina, sarà stato il sole che ha
invogliato tutti i moticiclisti a lasciare la macchina parcheggiata e
sfrecciare tra le strade di roma sopra le loro due ruote. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Mi accosto dall’altro lato della clinica, c’è un giornalaio
dove acquisto una di quelle
riviste complicate che mi piaccino tanto e piene di articoli fitti che già so
rimarrà per diverse settimane sulla mia scrivania, ma proprio per questo mi
piace perché non fa parte di quelle riviste usa-e-getta piene soltanto metà di
pubblicità e l’altra metà di parole incollate solo per parlare che finiscono
automaticamente nel cestino dopo una giornata. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Apro la rivista, a caso, e leggo una citazione di Marcel
Proust “il vero viaggio di scoperta non è vedere nuovi mondi, ma cambiare
occhi”.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Immediatamente quel senso di fuga e di voler continuare a
tirar dritto sull’Aurelia fino alla costa azzurra, svanisce, alzo lo sguardo e
davanti a me scorgo la scritta “Matrix Bar”.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">E capisco di essere arrrivata all’inizio di un nuovo
viaggio.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Quel bar grigio e polveroso, ma con quella scritta al neon
verde, immediatamente mi “risveglia” e sento che questa mattina la seduta di
radioterapia non sarà soltanto una banale terapia.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Non credo che mai avrei potuto pensare di dovermi sottoporre
ad un raggio che emani la potenza del sole concentrato su una parte del mio
corpo. Già di per se questa è un esperienza stra-ordinaria. Immagino che quel
raggio mi possa illuminare in qualche modo e che dopotutto anche nel film di
Matrix, il protagonista ha dovuto assumere una pillola-farmaco per iniziare a
“vederci chiaro”. E’ come se avessimo bisogno di qualche tipo di “aiuto”
esterno per poter compiere il viaggio.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Entro nella sala della radioterapia: perfetto set di una
pellicola di fantascienza. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Si entra nel “bunker” attraversando un enorme porta blindata molto pesante che assomiglia a quelle porte che dividono
gli ambienti nel film starwars. La pesante e spessa porta di accesso conduce ad
una grande sala in mezzo alla quale c’è questa macchina che sembra un incrocio
tra quella che usano gli alieni quando rapiscono gli umani e fanno loro
esperimenti di ogni tipo e un enorme microscopio.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Ci si posiziona sotto, sopra un materassino “personalizzato”
con lo stampo del proprio corpo precedentemente preso e che servirà per riprendere la posizione nelle sedute successive e si resta immobili aspettando che il tecnico faccia le sue manovre di routine. La figura umana all'interno della sala è l'unica cosa che mi riporta ogni tanto a ricordarmi che per fortuna o per sfortuna, che non sono su una navicella spaziale insieme ad E.T. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Ad un certo punto si spengono le luci e ci si ritrova al
buio totale con fasci di laser rosso che puntano in ogni parte del corpo per
allinearlo esattamente nel punto in cui poi il raggio andrà a trattare la zona
interessata. Appena il posizionamento millimetrico è stato fatto, si accende
una luce verde (un po’ simile a quella rossa delle diretta radio) e inizia a
sentirsi un rumore meccanico che presumo sia quello dell’attivazione del
raggio.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Questa esperienza alle 8 del mattino è ai confini tra
l’onirico e il reale: ancora non ci si rende conto che la giornata è iniziata e
si vive un esperienza veramente fantascientifica.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">La radioterapia ho il sospetto che funzioni per effetto
placebo, in realtà. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Non si sente nulla, è soltanto tanta scena (ovviamente nel mio caso il dosaggio è molto basso e dipende da soggetto a soggetto). </span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Tutta
questa operazione si conclude in pochi minuti.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Riemergo in
superficie uscendo dal bunker, il sole è così forte che mi devo mettere gli occhiali, e mi chiedo se questa esperienza sia realmente
accaduta o meno.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Alla fine cos’è che rende reale quello che viviamo? </span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Sono di nuovo in macchina, immersa nel traffico cittadino
oramai, e guardo dall’altra parte della strada verso il “Matrix” e vedo la
scritta che si allontana nello specchietto. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Mi sento più luminosa.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-m3I9aDgfNoo/T9Ym9uFTLMI/AAAAAAAAAMc/GWyh51fOZl8/s1600/raggioterapia.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="http://3.bp.blogspot.com/-m3I9aDgfNoo/T9Ym9uFTLMI/AAAAAAAAAMc/GWyh51fOZl8/s320/raggioterapia.JPG" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">foto scattata poco prima dell'irraggiamento</td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<br /></div>Miss Feethttp://www.blogger.com/profile/16177298168885432398noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4515351372996481983.post-80060132325916765752012-05-17T17:54:00.002+02:002012-08-04T07:59:09.182+02:00#12<br />
<br />
Continuando a contemplare il giardino<br />
altrui, non proveremo alcuna soddisfazione.<br />
Solo impegnandoci a coltivare il nostro<br />
giardino potremo assaporare pienamente<br />
il frutto della vita.<br />
<br />
<br />
Torno così a scrivere i "post della felicità", trascurati per un periodo e adesso ritrovati insieme ad un libro si trovava nello scaffale dei "libri temporanamente sospesi".<br />
Riaprendolo così l'attenzione ritorna al momento presente e a capire quanto ogni giorno possa trasformarsi in un mattoncino di consapevolezza da aggiungere a quelli già precedentemente depositati durante il viaggio. Ed è proprio vero, oggi scopro più di qualsiasi altro giorno l'importanza di coltivare quel giardino, soltanto mio e prezioso e mi rendo conto di quanto troppo spesso lo abbia trascurato cercando i frutti di quel giardino da qualche altra parte.<br />
Mi ritrovo così davanti ad una costruzione non troppo alta di mattoncini, ma alta al punto giusto da potermici sedere sopra e contemplare tutto ciò che scorre e cambia in ogni istante.Miss Feethttp://www.blogger.com/profile/16177298168885432398noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4515351372996481983.post-55005614796072754752012-05-15T11:37:00.000+02:002012-05-15T11:48:24.977+02:00Ogni mattina ricomincia da capoCi sono mattine che mi sveglio con in mente una parola, una frase, una canzone, un immagine. Ultimamente queste mattine sono tutte le mattine ed ecco che la giornata poi è influenzata da quel pensiero, da quella frase che poi si sedimenta e mette radici accompagnandomi fino a sera.<br />
Allora ho capito l'importanza fondamentale di questa frase, di questa parola o di questa canzone e di quanto sia importante che influenzi positivamente e non negativamente lo svolgersi della giornata.<br />
Stamattina mi sono svegliata con in mente la frase "ogni mattina ricominca da capo", come se qualcuno me l'avesse sussurrata prima che mi svegliassi.<br />
Credo sia una frase che molti si ripetano ultimamente, visto che non è un periodo facile per nessuno: ognuno oggi, in questo momento storico più che mai, ha la sua sfida personalizzata da affrontare.<br />
Ho compreso profondamente il potere incredibile di queste "parole mattutine".<br />
Mi sento come se ogni giorno avessi la possibilità di riconnettermi con me stessa come se fosse la prima volta e ricominciare. Non bisogna cambiare continente per farlo, è un <i>click</i> che può accadere un giorno qualsiasi, magari mentre stiamo facendo colazione al bar sotto casa.<br />
Ogni giorno possiamo ricominciare da capo, è questa l'incredibile fantasticheria della vita.<br />
Ogni giorno il sole sorge e tramonta, e ogni giorno possiamo sorgere e tramontare anche noi.<br />
Ci sono vermente cose alle quali non vi è soluzione?<br />
E se ci sono, allora possiamo cambiare il modo in cui le osserviamo e scegliere di concentrarci ogni mattina proprio su quei pensieri, su quelle frasi che ci permettano di predisporci in uno stato che facilita e non ostacola lo scorrere della giornata...<br />
Riporto un brano che oggi mi è capitato tra le mani, che fa parte di una dispensa di un corso che sto frequentado nel quale si lavora proprio sulla consapevolezza del momento presente (<a href="http://www.centromindfulness.net/" target="_blank">mindfulness</a>) , e il brano si intola "<b>Se dovessi rivivere la mia vita</b>". <br />
<br />
<i>Vorrei fare più errori la prossima volta. Vorrei rilassarmi, vorrei scaldarmi. Vorrei essere un po' più folle di quanto sia stata questa volta. Vorrei prendere le cose meno sul serio. Vorrei avere maggiori opportunità. Vorrei scalare più montagne e attraversare più fiumi. Vorrei mangiare più gelati e meno fagioli.</i><br />
<i><br /></i><br />
<i>Vorrei, forse, avere più problemi e preoccupazioni reali, ma averne meno di immaginari. Vedete, sono una di quelle persone che vive sensatamente e giudiziosamente ora dopo ora, giorno dopo giorno.</i><br />
<i><br /></i><br />
<i>Oh certo, ho avuto i miei momenti, e se dovessi vivere di nuovo ne avrei ancora di più.</i><br />
<i>Infatti vorrei provare a non avere altro- solo momenti, uno dopo l'altro- invece di vivere così tanti anni sempre in anticipo su ogni singolo giorno.</i><br />
<i><br /></i><br />
<i>Sono stata una di quelle persone che non è mai andata da nessuna parte senza termometro, senza una bottiglia d'acqua calda, senza un impermiabile, senza un paracadute. Se dovessi vivere di nuovo, viaggerei più leggera.</i><br />
<i><br /></i><br />
<i>Se dovessi rivivere la mia vita prima, in primavera, camminerei... camminerei scalza, dopo, in autunno, mi fermerei.</i><br />
<i>Danzerei di più, andrei di più sulle giostre. Forse coglierei più margherite....</i><br />
<br />
Nadine Stair, 85 anni<br />
Louisville, Kentucky<br />
<br />
<br />
<br />
E tu?<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-1FTRPokVbjg/T7IjgORCG6I/AAAAAAAAAMQ/o8xS9q0PNwQ/s1600/cogliererimargherite.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="http://2.bp.blogspot.com/-1FTRPokVbjg/T7IjgORCG6I/AAAAAAAAAMQ/o8xS9q0PNwQ/s400/cogliererimargherite.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Forse coglierei più margherite....</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />Miss Feethttp://www.blogger.com/profile/16177298168885432398noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4515351372996481983.post-72101870043700586562012-05-09T21:33:00.000+02:002012-05-09T21:35:14.412+02:00Una pausa di "silenzio"<style>
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<br />
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Parole, parole, parole, parole.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Torno al blog, non serena, ma infastidita da questa valanga di parole e con
la voglia di metterle in riga e formare un discorso simil-compiuto. Ci provo.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">PAROLE. Vorticosamente si ripetono nella mia testa quasi a
volerla far esplodere.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;"><b>SILENZIO</b> per favore! </span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">L’unico rimedio sembra essere quello di scriverle e dar loro
uno spazio per esistere.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Sarà forse che ho smesso di meditare da qualche tempo e
adesso ne sento veramente la mancanza: oggi ricomincio, sul serio. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Sono tornata a “casa”, nella grande città, la vecchia città,
l’immortale e sempreterna, la grande madre, la vecchia signora, la sporca, la verdissima, la lenta, noiosa e malinconica, la famosa
e acclamata, solita, indiscussa, amata e odiata, Roma.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Sono seduta alla scrivania della mia camera, e c’è un
atmosfera surreale, sospesa, di attesa. E’ uno di quei giorni che vorrei non
passassero mai, ma continuamente
leggo l’ora sul display del computer e mi sembra che il tempo scorra troppo ed
esageratamente in fretta.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Fuori dalla finestra c’è un sole oramai quasi estivo, e i
pollini degli alberi volano portati dalla corrente su e giù per il viale.
Sembrano vivi: sembrano possedere una loro volontà anche se in reatà è il vento
che decide. Trovo commovente il tentativo di ogni albero, fiore, pianta di
riprodursi ogni anno, ogni primavera e il loro affidarsi ad un destino che non
dipende da loro, nel loro affidarsi silenzionamente ci offrono un grande insegnamento. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Domani ho una visita medica importante per pianificare
l’inizio della radioterapia: l’avventura con il linfoma non è finita, il processo di guarigione continua ed
io mi tengo ancorata al presente raccogliendo ogni energia necessaria ad
affrontare ciò che verrà. Mi sento
come un soldato che prima di andare in guerra si ritrova nella stanza delle
munizioni e decide quali armi e quante munizioni deve portare con sé. Sono lì
che osservo e mi procuro la giusta attrezzatura, per fortuna non è la prima
battaglia e sono già allenata, forse solo un po’ stanca.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">E’ vero che nell’immobilità ogni cosa riemerge, ma veramente
ogni cosa.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Comprendo perché molte persone hanno il terrore di fermarsi,
e sostare negli spazi di tempo che esistono tra una parola ed un'altra, tra un
respiro ed un altro, tra un appuntamento ed un altro.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">In quello spazio c’è quel tutto che tanto si teme e che
tanto si fugge.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Quello spazio è riempito da tutte le parole non dette, da
tutti i pensieri incompiuti, le immagini lontane e future, da tutti i desideri
e disegni che sempre abbiamo fatto
da piccoli, da quella casa colorata al bordo della strada che ci siamo sempre chiesti
come sarebbe stato vivere li.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Allora il silenzio è bandito e pericoloso. E’ uno spazio
inascoltato e meno viene ascoltato e più incalza e si ingrossa e più va
fuggito. Si preferisce parlare dello spazio di qualcun altro, appropriarsi
della realtà più facilmente dichiarata all’esterno, insegnata, sperimentata e
approvata.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Più facile, più automatico. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Il problema è che in realtà il silenzio non esiste e per
quanto “noi” adulti siamo diventati bravissimi, perché abbiamo imparato da
bambini da “voi” adulti a parlare <i>sopra</i><span style="font-style: normal;">
le nostre emozioni, la verità si manifesta e trapela in ogni gesto e istante.
L’inespresso si manifesta costantemente, e meno viene manifestato e più troverà
modo di manifestarsi da solo, nei casi più gravi a discapito della salute del malcapitato
che soffre di quella che io chiamo disabilità espressiva.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">La vera disabilità è quella invisibile, ed è la più
pericolosa. Ci sono persone con stampelle e sedie a rotelle che non si possono
vedere ad occhio nudo.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Chi nasconde i suoi limiti e le sue difficoltà sta
combattendo una battaglia che non avrà mai fine.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Sono qui che annaspo, mi aggrappo alle certezze meno certe,
ma non fuggo perché ho compreso che in realtà non esiste rifugio da me stessa.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Qui, dove sono adesso, è l’unico posto dove vorrei essere
perché è dove sono, per ora… poi si vedrà. Intanto costruisco il mio regno,
edifico le fondamenta per il mio futuro, non prima di aver però distrutto
quelle delle certezze. La libertà si conquista solo correndo qualche rischio.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Intanto il tempo procede nella sua corsa, adesso ascolto suonare le campane della chiesa
qui vicino (che poi non ho mai capito con quale criterio suonano), e mi accorgo
che il tempo è passato eccome e sono già in ritardo.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Scappo che per oggi questa pausa è sufficiente e mi immergo
negli innuverevoli appuntamenti della giornata, assecondando la fretta di portarli a termine, concedendomi un po' di sacrosanta incosapevolezza e libertà di non pensare.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Compito del giorno: </span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit; margin-left: 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-size: small;">-<span style="-moz-font-feature-settings: normal; -moz-font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span>Prendi
un foglio bianco, e concentrati su quello che senti, su quello che provi.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit; margin-left: 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-size: small;">-<span style="-moz-font-feature-settings: normal; -moz-font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span>Scrivi
il nome di una persona che conosci e alla quale non sei riuscito/a ad esprimere
ciò che volevi.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit; margin-left: 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-size: small;">-<span style="-moz-font-feature-settings: normal; -moz-font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span>Scrivi
sul foglio quello che volevi dire in quell’occasione.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit; margin-left: 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-size: small;">-<span style="-moz-font-feature-settings: normal; -moz-font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span>Se
questa persona è una persona che ancora conosci e frequenti, vai da lei o da
lui e leggi quello che hai scritto: è un occasione imperdibile ed <b>adesso</b> è il momento
giusto.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit; margin-left: 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-size: small;">-<span style="-moz-font-feature-settings: normal; -moz-font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span>Se
non vedi o frequenti più quella persona brucia il foglio e lascia andare le
ceneri nel lavandino di casa oppure in un corso d’acqua.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit; margin-left: 36pt; text-indent: -18pt;">
<span style="font-size: small;">-<span style="-moz-font-feature-settings: normal; -moz-font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span>Ringrazia
te stesso/a per il gesto d’amore e di verità che hai appena compiuto.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="font-family: inherit; margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><span style="font-size: small;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-Bs_2BMbUgnI/T6rE8h2BbjI/AAAAAAAAAME/t8E6BOol85M/s1600/polline.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="http://1.bp.blogspot.com/-Bs_2BMbUgnI/T6rE8h2BbjI/AAAAAAAAAME/t8E6BOol85M/s320/polline.JPG" width="320" /></a></span></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-size: small;">Il silenzioso insegnamento delle piante.</span></td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<br /></div>Miss Feethttp://www.blogger.com/profile/16177298168885432398noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-4515351372996481983.post-28779408997109300212012-04-29T00:23:00.001+02:002012-04-29T00:23:31.102+02:00La vita non è uno scherzo<i>"La vita non è uno scherzo</i><br />
<i>Devi prenderla sul serio,</i><br />
<i>Come fa lo scoiattolo, per esempio,</i><br />
<i>Senza nulla aspettarsi da fuori e dall'aldilà,</i><br />
<i>Altro non avrai da fare che vivere".</i><br />
<i> </i> Nazim Hikmet<br />
<br />
<br />
<br />
Tra una pausa ed un altra trovo del tempo per aprire una pagina di un libro, a caso ed trovo questa poesia.<br />
Adoro la potenza della poesia e quella del destino.<br />
Hanno un po' la stessa intensità.<br />
Se la poesia potesse prendere delle forme ed il destino anche andrebbero sicuramente sotto braccio insieme.<br />
Perciò la vita non è uno scherzo certo, ma un gioco si e anche molto serio.<br />
Nel frattempo continuo a prendermi una pausa in queste colline verdi e immagino che è come se sia il tempo giusto per capire al fondo e leggere le regole di questo gioco.<br />
Mi tolgo le scarpe, ed ecco di nuovo i miei piedi lì davanti a me.<br />
Sta arrivando l'estate, un altra volta e sento la pelle di nuovo nuda e sotto i miei il prato di queste colline.<br />
Il viaggio, quello vero, sta iniziando e tutto sta nel prendersi la responsabilità di volerlo intraprendere: intravedere universi possibili di esistenza.<br />
Sto imparando l'ardua arte della Verità, e la prima legge è che non ne esiste una soltanto, ma ne esistono infinite. Il vero potere è nel comprendere la propria e iniziare a manifestarla.<br />
Come dice la poesia, non bisogna aspettarsi nulla, e tutto quello che c'è da fare è vivere.<br />
Vivere.<br />
Straordinaria esperienza.<br />
Le aspettative sono nemiche dell'esperienza perchè in quale modo la limitano e la vita non chiede di essere limitata.Miss Feethttp://www.blogger.com/profile/16177298168885432398noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4515351372996481983.post-25913551803372005562012-04-17T17:06:00.001+02:002012-04-17T22:44:57.321+02:00La Natura Essenziale<span style="font-size: small;">Ho deciso di tirare l’ancora e rimanere un altro po’ in
questo posto che in questo momento mi sembra l’unico posto dove io possa stare,
il posto giusto per me. E’ come se il mio cuore, la mia anima e il mio corpo magicamente si allineassero e trovassero il loro equilibrio proprio qui:
alla Città della Luce.</span>
<br />
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">La Città della Luce è un luogo dove più di dieci anni fa
alcune persone hanno deciso di ergere la loro casa e hanno iniziato
a vivere insieme basandosi su concetti come condivisione ed evoluzione
interiore. (La Città della Luce, <a href="http://www.reiki.it/" target="_blank">link</a>)</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Oggi il sole è alto nel cielo, si respira un aria di
ritrovata primavera e calore.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Sento un nuovo stato d’animo che emerge, forte, allegro e
consapevole.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Sono stati due giorni di lavoro intenso individuale, ho
frequentato un seminario di <i>Reik</i><span style="font-style: normal;">i che mi
ha permesso di accedere a nuovi stati di profonda comprensione e
consapevolezza.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">La chiamata a fare un lavoro su di sé può avvenire in
tantissimi modi, per me è sempre stata una costante della mia vita e anche la motivazione più forte. Ho sempre pensato che l’unico vero viaggio che vale la pena di fare è
quello interiore. Il linfoma, e la successiva consapevolezza a voler guarire, è
stata la conferma e la spinta a procedere in questa direzione. Non per questo
bisogna arrivare ad ammalarsi per allargare la propria consapevolezza e voglia
di guardarsi un po’ più dentro. Sono innumerevoli le occasioni in cui qualcosa
si accende dentro di noi e ci esorta a guardare più in la di ciò che riusciamo
a toccare e guardare con sguardo
analitico e critico ben allenato e nutrito dagli stimoli che ci arrivano tutti
giorni quando siamo immersi in una vita per forza di cose, molto spesso
indipendenti dalla nostra volontà, mossa da fini consumistici.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Il Reiki non è conosciuto come dovrebbe. Io ritengo che sia
una delle cose che più mi ha aiutato nella mia vita al livello di
consapevolezza sulla strada della guarigione.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">E’ molto difficile parlarne qui, apertamente con chi magari
non sa neanche di cosa si tratti. Ma io voglio cercare di renderlo accessibile
e comprensibile. Se solo ognuno di noi facesse un piccolo passo verso una
dimensione meno concreta e tangibile, credo che molte cose cambierebbero.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Ciò che è tangibile, concreto, dimostrabile, è ciò che si
distrugge più facilmente, è ciò di cui è fatto questo mondo che lentamente si
sta sgretolando. Si sente che tutto scricchiola, non è più tempo per rimanere
attaccati a materiali certezze che poco oramai hanno di solido. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Come al solito però la verità è sempre nel mezzo, ma per
arrivarci bisogna sempre fare un passo verso la direzione opposta dove ci si
trova.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Per meglio comprendere questo bisogna pensare al concetto
del bianco e nero racchiuso nel simbolo del famoso “Tao” e che questo weekend ho potuto
approfondire durante il seminario.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Tutto è formato da una parte di luce e una parte di oscurità
così il giorno stesso: nel momento di più luce possibile, a mezzoggiorno, è lo
stesso momento in cui inizia anche a calare il sole e quindi ad arrivare
l’oscurità. Ogni evento è alternanza di qualcosa e del suo opposto: dopo un
momento di massima gioia, ne succede un altro di massimo dispiacere e così via.
Accettare questa alternanza e comprendere di come essa sia parte stessa della
vita, anzi l’essenza stessa della vita, è qualcosa che prima o poi ogni persona
può facilmente comprendere semplicemente facendo un bilancio della propria
vita. Il problema è riuscire a smettere di soffrire per questa alternanza.
Questo è, a mio parere, lo scopo
ultimo della vita : l’accettazione di un tutto che è insieme bianco e nero.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Non c’è bene o male, giusto o sbagliato.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Tutto è insieme e costantemente presente in ogni istante. Si
inspira e poi si espira. Si nasce inspirando e si muore espirando.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Quanto può essere limitato fermarsi in un dualismo che tutto
separa? </span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Comprendere che la realtà è fatta anche di ciò che non si
può toccare, vedere, almeno secondo i
“canoni” più diffusi nella società.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Il problema è che non ci rendiamo conto che il sollievo, la
vera guarigione e benessere, si trovano soltanto se si riesce a guardare un po’
più in là del proprio naso, di ciò che è dimostrabile, di quello che si è
sempre verificato nella nostra vita. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Il nome <i>Reiki</i><span style="font-style: normal;">, in
lingua giapponese, indica l’energia vitale, che tutto pervade e che è ovunque,
anche in noi.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Ecco questo non mi sembra così tanto difficile da
comprendere: a parte il fatto che la parola “energia” sia super inflazionata e
utilizzata in ogni modo ed etichettata come una parola da “fricchettoni” da
molti, ma forse se si chiamasse in un altro modo forse ci sarebbero meno
resistenze. L’energia è ciò che rende possibile il muoversi di ogni cosa, la
vita, il nascere e morire. Ciò che
tiene incollato ogni atomo, ogni molecola se vogliamo parlarne in termini
“fisici”. Se provassimo ogni tanto a fermarci, non sarebbe tanto difficile sentire quest’energia che scorre
dentro e fuori di noi. Questo può essere facilitato quando stiamo immersi in un
ambiente naturale, ma in realtà in ogni istante della nostra vita è presente
perché noi stessi siamo fatti di questa “sostanza”.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Perciò Reiki è l’energia vitale, più in particolare il
termine Rei indica l’aspetto universale e illimitato di questa energia e Ki
invece quello che scorre in tutto
e si manifesta e vive.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Esiste quindi un aspetto universale di questa dimensione che
riguarda il tutto e poi il suo manifestarsi e poi uno individuale che riguarda
il suo successivo scorrere in ogni cosa. Anche questo potrebbe sembrare un
concetto <i>new age</i><span style="font-style: normal;">, e per questo la nostra
coscienza fa fatica a percepirlo come reale: anche qui, basta fare un piccolo
sforzo pù in là.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Il Reiki è un metodo finalizzato alla guarigione che si basa
proprio sul principio del lasciar fluire l’energia nel corpo tramite
l’imposizione delle mani sul alcune zone in cui sono presenti dei blocchi:
quello che si percepirà è un calore che si sprigiona dalle mani ed un
conseguente senso di profondo rilassamento.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Il termine Guarigione va inteso come un movimento verso il
compimento, verso la felicità, verso la autorealizzazione, verso la scoperta
del proprio autentico Sè.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">C’è molto da dire, ma alla fine penso che sono poche le
parole che aprono l’universo della
consapevolezza: a volte può un immagine, un suono, un colore ed ecco che si può accedere a quella che è la “natura essenziale” di ogni
essere umano:</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">“<i>Siamo nella nostra natura essenziale nei momenti in cui il
corpo agisce appropriamente prima che il pensiero decida che cosa fare, o in
cui diciamo delle verità prima ancora di sapere che cosa diremo. Di tanto in
tanto entriamo naturalmente in uno dei tanti aspetti della nostra natura essenziale,
e in queste esperienze di picco cogliamo un barlume di ciò che potrebbe essere
l’uomo</i>”. (Helen Palmer)</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Ecco allora, mi abbandono, tra queste colline marchigiane,
nel qui ed ora dell’esperienza a quella che è la mia natura essenziale e scopro
un nuovo sentire che lentamente mette le sue radici nel più profondo
dell’anima. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-u3z6P4i16-w/T42FxAb0dJI/AAAAAAAAAL0/9-6W70zIy_M/s1600/naturaessenziale.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="http://1.bp.blogspot.com/-u3z6P4i16-w/T42FxAb0dJI/AAAAAAAAAL0/9-6W70zIy_M/s320/naturaessenziale.JPG" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Verde Essenziale.</td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<br /></div>Miss Feethttp://www.blogger.com/profile/16177298168885432398noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4515351372996481983.post-908706043802611002012-04-13T11:56:00.000+02:002012-04-13T12:04:51.330+02:00Esseri umani in cattività<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<style>
<!--
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</style><span style="font-size: small;"> Quando si vive in una grande città ci si dimentica che la
vita scorre in modo molto diverso da quello che si crede. Ci sono luoghi in cui
è possibile ritrovare questa dimensione e credo che sia di fondamentale
importanza recarvici il più spesso possibile per mantenere viva quella
sensazione e non lasciare che sfumandosi diventi un ricordo sempre più lontano
e venga poi fagocitato dalla quotidianità con tutto il resto.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Sono approdata in uno di quei luoghi, uno di quelli a me più
cari e finalmente inizio a sentire che le lunghe mareggiate che hanno
recentemente invaso il mio corpo e la mia anima cominciano a placarsi, molto lentamente.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Non è il luogo che fa la differenza: ho sempre creduto che
se si riesce ad avere una tale centratura con se stessi ed equilibrio è
possibile vivere ovunque. Fatto sta che però esistono alcuni luoghi in cui
tutto questo è facilitato, dove l’unica strada da percorrere è quella che ti
conduce all’essenzialità dell’essere. In questi luoghi non ci sono strade
affollate, traffico inverosimile, asfalto sopra e sotto, semafori che
lampeggiano, aria irrespirabile, spostamenti aggravati dall’impossibilità di
trovare un parcheggio, file nei negozi per comprare, consumare, per non parlare
poi dei rapporti con gli altri esseri umani. Nelle città sembrano tutti presi
da progetti che riguardano solamente la propria individualità e interesse
personale: ognuno chiuso in quella piccola scatola fatta di quattro mura di
specchio che riflette soltanto l’immagine di se stessi con la quale diventa sempre
più difficile confrontarsi, ma che ogni giorno sembra essere l’unico
riferimento e appiglio per andare avanti. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Non si può perdere tempo: chi “perde tempo” inizia ad
appartenere ad una parte di società che non produce, che non alimenta il
macchinoso ed incessante procedere di questo freddo meccanismo.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Un meccanismo che sempre più inizia a cedere sotto il peso
dell’incubo della cosidetta “crisi” economica che sebbene abbia creato enormi
disagi e costringa molte famiglie a fare sforzi sovraumani, ha la sua “altra-faccia-della-medaglia”
che ha costretto moltissimi inevitabilmente a fare i conti non più con cosa
possedevano ma con cosa gli è rimasto e scoprirne il vero valore.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">“Chi si ferma è perduto, risucchiato, annientato: non vale
nulla”, sembra urlare forte e chiaro la voce di una società che sta arrivando
al suo capolinea o peggio ancora a schiantarsi contro il muro dell’inevitabile
confronto con se stessa troppo a lungo evitato che potrebbe portare al suo
inevitabile suicidio.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Se per un attimo, prima di schiantarci e di arrivare laddove
la riemersione sarebbe molto più dolorosa e faticosa invece immaginassimo una
semplice cosa: il luogo in cui viviamo ci appartiene.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Cosa accadrebbe?</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Se aprissimo gli occhi e ci rendessimo conto di far parte di
un intero popolo che vive su questo pianeta, e che ha a disposizione (fino a
prova contraria) una sola occasione di esistere e vivere su questa terra, io
credo che qualcosa cambierebbe.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Di colpo apriremmo gli occhi e ci renderemmo conto la fatica
di averli tenuti chiusi per chissà quanto tempo rincorrendo ciecamente uno
scopo, un fine, non dettato dalla voce più profonda che ci abita intimamente,
ma da chissà quale altra voce che un giorno ci disse “E’ così che va il mondo,
devi fare questo e questo altrimenti non ne fai parte”, mentre in realtà già respirare ed esistere vuol dire
fare parte del mondo.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Io credo profondamente che soltanto iniziando ad ascoltare
quel respiro che ci abita e rendendoci conto che in realtà è tutto quello che
conta si possono compiere imprese veramente grandiose.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Per grandiose intendo tutte quelle imprese che celebrano e
riconoscono questo passaggio sulla terra in armonia con il proprio universo
intimo: trovare il modo di accordare l’interiore e l’esteriore.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Non c’è separazione, non c’è scissione, non può più esserci
incomunicabilità: quella scatola
di specchi va rotta, e per farlo è necessario andare fuori da se stessi per poi
specchiarsi nell’altro invece che nella gelida superficie specchiata del narcisismo e dell'ego-centrismo, prenderlo per mano e lasciarsi prendere per mano
(robetta da nulla..).</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">E’ un duro lavoro, ma che secondo me non si esplica in un
risultato, ma nel tentativo stesso di raggiungerlo. L’equilibrio non è statico,
è movimento.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Gli abitanti delle città sono come animali cresciuti in
cattività, nati in un ambiente ricostruito e che lontanamente ricorda il loro
luogo d’origine. A volte capita loro di osservare il cielo “ a quadrati”, tra
un palazzo ed un altro (o peggio un grattacielo ed un altro) e sentire un vago
sentimento nostalgico che con voce calda e amorevole sussurra all’animo
dell’ignaro “ il cielo è molto più vasto di quello che vedi”. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Quando sento questa voce, oramai ho imparato a riconoscerla,
immediatamente mi rendo conto che devo tornare li dove posso fermarmi, piantare
i piedi nella terra in mezzo ad un campo e tendere le braccia al cielo
contemplando la sua vastità. E’ per me una chiamata sempre più esigente, più
presente che non posso ignorare. Ho imparato così a ritagliarmi momenti in cui
poter fermarmi e apprezzare, ricordare che esisto a prescindere da ciò che
faccio, che la natura è qualcosa di più grande di un triste albero piantato in
un quadratino di terra in mezzo all’asfalto su lungo Tevere, e che si può
respirare l’aria a polmoni aperti senza rischiare di essere intossicati.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">L’adattamento umano è qualcosa di veramente stupefacente ed
è ciò che ci permette di poterci “abituare” a quasi ogni tipo di situazione. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">L’intelligenza è la più alta forma di adattamento diceva
qualcuno e senza dubbio gli esseri umani possiedono questa incredibile facoltà.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Purtroppo non sempre è benefica, ci si può adattare,
abituare anche a qualcosa che è estremamente dannosa e distruttiva. L’essere
umano ha una capacità di sopportazione infinita: se convinciamo la nostra mente
di qualcosa che volgiamo essa ci porterà là dove avevamo deciso, ci proverà in
tutti i modi. L’ostinazione, la sete di successo, di conquista, di potere non
viene placata fino al momento in cui si raggiunge l’oggetto del desiderio che
una volta raggiunto viene divorato ma che troppo in fretta dimenticato e
scartato, passando al successivo.
Nell’affannosa ricerca non ci si ferma mai a raccogliere pezzi di sé
disseminati ed abbandonati per
strada, perché crediamo che appesantiscano la nostra corsa: in essi credo sia
celato il segreto che ci può condurre ad un esistenza ricca di reali conquiste.
Pensiamo che la corsa sia fuori di noi, verso qualcosa, per raggiungere una
meta concreta tangibile, sfruttabile. Mentre troppo poco spesso ci si rende
conto che l’unica strada che è necessaria e vitale percorrere è quella dentro
noi stessi.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">In realtà credo che arriva quel momento per ognuno, in molti
casi è soltanto un momento: un balume, un’intuizione e si aprono velocemente gli occhi. Ci
vuole del tempo per abiuarsi alla luce e se questo avviene troppo tardi si
rischia di danneggiare la retina, oppure di non riuscire a vedere tutti i
colori e preferire per questo richiudere gli occhi e tornare ad un’esistenza
“protetta”.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Per questo alleniamoci ad aprirli il prima possibile per
riucire ad acquistare quell’allenamento che può farceli aprire con frequenza
sempre maggiore.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Oggi apro gli occhi e mi sveglio: fuori dalla finestra vedo
colline verdi, campi coltivati. Il cielo è coperto e sembra lì lì per piovere.
Il silenzio è interrotto dai voli disordinati delle rondini che cinguettano e
si rincorrono sfruttando le correnti d’aria calda primaverili ricordandomi che
per quanto il tempo potrà peggiorare siamo in una stagione mite.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Sogno un giorno di potermi sentire con i piedi sulla terra e
le braccia tese al cielo anche laddove il cielo non lo vedo e la terra non la
sento: raggiungere quella consapevolezza inespugnabile di esistere ovunque e
comunque vada.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Dentro di me una profondissima e ritrovata pace finalmente
inizia a farsi spazio.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<span style="font-size: small;">Respiro.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-GA9hIxvWW1I/T4f3E-FmCjI/AAAAAAAAALg/uTlsPV_IWVI/s1600/cittaluce.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="239" src="http://1.bp.blogspot.com/-GA9hIxvWW1I/T4f3E-FmCjI/AAAAAAAAALg/uTlsPV_IWVI/s320/cittaluce.JPG" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Citta della Luce, Ripe, Marche.</td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal" style="font-family: inherit;">
<br /></div>Miss Feethttp://www.blogger.com/profile/16177298168885432398noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4515351372996481983.post-78816441179808349292012-04-03T17:33:00.000+02:002012-04-03T17:33:13.293+02:00On the radio!!<br />
Domani alle 10 del mattino con Annina, in radio la linfomane!!<br />
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Ecco il link per il player<br />
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<a href="http://www.webradio.rai.it/dl/webradio/mp3player.html" target="_blank">http://www.webradio.rai.<wbr></wbr>it/dl/webradio/mp3player.html</a><br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-PPWuOSYhT6E/T3sX05MjydI/AAAAAAAAALY/HskEijveBhc/s1600/wr8.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="230" src="http://3.bp.blogspot.com/-PPWuOSYhT6E/T3sX05MjydI/AAAAAAAAALY/HskEijveBhc/s400/wr8.jpg" width="400" /></a></div>
<br />Miss Feethttp://www.blogger.com/profile/16177298168885432398noreply@blogger.com0