domenica 1 gennaio 2012

Primo giorno dell'anno

L'atmosfera che avvolge ogni primo giorno di Gennaio dell'anno è sempre la stessa. C'è sempre quella sensazione di nuovo, di vecchio che se ne va, di attraversamento. E' un giorno statico, ma che si muove lentissimo.
E' come se scandisse una breve pausa alla ruota degli anni che si muove, che per un attimo si ferma per poi ricominciare con il suo giro. Quasi si sente il rumore sordo della fermata degli ingranaggi.
E' un attimo di respiro, di breve sollievo dopo l'incessante scorrere dei giorni.
E' come se il tempo si prendesse del tempo. E noi essere umani con lui. In questo giorno si sente il desiderio sommato di tutte le persone del mondo che hanno voglia di prendersi un attimo di pausa.
Ecco il primo Gennaio sembra dire "ehi prendiamoci una pausa..ok?".
E' un giorno specialissimo, ed ogni anno, forse perchè siamo sempre più esperti nel riconoscerlo perchè la vita ci ha insegnato ad ascoltare meglio il tempo, sentiamo questa pausa ancora più forte. Se si fa abbastanza attenzione si percepisce anche il sordo rumore del brusco arrestarsi.
Poi quest'anno coincide anche con la domenica, la giornata per eccellenza di riposo.
E che vellodico a fà! Questo capo-di-anno ha un intensità avvolgente. Allora bisogna approfittarne.
Bisogna sul serio,  farsi il dono di una pausa.  E' necessario fermarsi, organizzare e indirizzare l'azione. Un po' come quando si sta per lanciare una freccia, un sasso, prendere una decisione, fare il primo passo. Ecco ci rendiamo conto che quella pausa che precede l'azione, sarà determinante per l'azione stessa. Quell'azione dipende interamente dalla pausa che la precede. Ogni azione ha questa regola. E allora quanto valore c'è nel prendere fiato e vedere dove abbiamo intenzione di scagliare la freccia. Dove vogliamo proiettare i nostri desideri, intenzioni, obiettivi.
Oggi, è l'occasione d'eccellenza per indirizzare l'azione per l'anno che sta arrivando.
Ed ecco che assecondo questa sensazione, e rimango a letto:  ho deciso.
Mi faccio cullare dal caldo del piumino,  e mi voglio vedere qualche bel film. 
Adoro immaginare, ogni volta che sono a letto, in qualsiasi stanza, in qualsiasi posto del mondo che la stanza in cui mi trovo è un vagone e l'intero palazzo un treno.
Mi piace così tanto la sensazione di pensare che c'è questo treno che si muove, e io sto ferma e mi lascio trasportare. E fuori dalla finestra-finestrino, il mondo che scorre.
Adesso voglio immaginare che quando la ruota del tempo ricomincerà a scorrere incessantemente, forse domani, o forse ha già ricominciato, ecco vorrei continuare a stare su questo treno che abbiamo come capolinea una destinazione lontana ed esotica, possibilmente molto calda.
Chiudo gli occhi e esprimo un desiderio.
Lo affido con le mani giunte all'universo.
Buon Anno.



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