giovedì 13 settembre 2012

La verità è che il tempo non esiste


E così mi ritrovo a vivere quegli spazi di tempo ai quali non avevo mai dato spazio e tempo e scopro tante cose.
Per esempio scopro quanti libri ho lasciato in sospeso, aperti, appena sfogliati e lasciati nella libreria a riempire gli scaffali.
Oppure quanta musica inascoltata e accumulata tra i file del computer.
Faccio suonare  un pezzo di musica classica per chitarra, e apro un libro che volevo finire da tanto tempo e respiro lentamente leggendo parola dopo parola.
Mi sento come se stessi lavorando a maglia e facendo una bandiera colorata con tutti i resti di quello che avevo lasciato in sospeso.
La voracità consumistica di questo sistema implicitamente e perennemente sembra dare il consiglio e l’ordine di non perdere tempo e di non soffermarsi troppo sulle cose e di prediligere la fretta per arraffare il poco e misero che questa vita può offrirci, consumarlo e gettarlo subito, prima che lo faccia qualcun'altro.
Terrificante.
E' come se non ce ne fosse abbastanza per tutti, come se qualcuno dovesse essere tagliato fuori dal "grande gioco".
Il problema è che la realizzazione personale, lo scopo della vita (sempre per chi crede che la vita abbia uno scopo o che abbia senso dargliene uno), si sia confusamente trasformato in qualcosa di uguale per tutti.
E' vero che sono "tempi difficili" e che ogni giorno il bombardamento-lavaggio-del-cervello continua incessantemente, ma non credo che sia questa la verità. Credo che la soluzione sta nel "darsi una calmata" ed accettare che tutto può cambiare e iniziare a comprendere che cosa è veramente importante. Solo in quel momento si può iniziare veramente a “fare”.
Si può correre quanto si vuole ma non trovarsi mai da nessuna parte.
Allora eccomi sommersa da libri, che sono un po' un rifugio ma anche dei meravigliosi  portali, a nutrirmi di lentezza e consapevolezze nuove che a questa velocità riesco meglio a decifrare.
E' un po' come scendere da una macchina in corsa e finalmente riuscire a distinguere le scritte su quei cartelli che sfrecciavano velocemente ai bordi della strada.
Mi rendo conto di quanto tempo abbia perso a correre.
Quanto tempo sia stata a pensare al tempo e a preoccuparmene.
Il tempo non esiste se non come qualcosa di economico, spendibile, calcolabile: è utile a fini pratici.
Ha senso in una dimensione lavorativa e di efficienza e di produttività, ma deleterio per la dimensione di crescita interiore.
La verità è che non esiste il tempo "interno".
Non succede nulla, siamo tutti sospesi nell'eternità del momento presente.
Ed è l'unico posto dove è possibile stare.
Fretta di andare dove?
Fretta di fare cosa?
Non c'è tempo per cosa?
Qual'è la vera paura? Di perdere tempo, di non aderire al ruolo o a quell'immagine che come una fotografia statica tartassa la mente e fa di tutto per dire "devi essere così, devi fare tutto quello che puoi per essere questo e basta".  Devi avere un figlio, ti devi sposare, devi lavorare, devi essere, devi fare. Devi essere qualcosa che non sei, e diventarlo altrimenti hai fallito.
Ma quanto è limitante questo pensiero?
Che cos’è che sei veramente?
Quante altre cose si può essere nell'eternità dell'adesso?
Espandersi.
Comprendere le direzioni in cui espandersi, ed ognuno ha la sua personalissima. Ed una volta trovata prendere quella strada. Ognuno ci mette il suo tempo.
Non si può prendere il posto di qualcun altro. Non si può più giudicare qualcuno perché non ha preso quel posto che noi crediamo debba prendere, è una crudeltà, è il principio delle guerre e di tutti i conflitti.
Ci vuole tempo "misurabile" per costruire qualcosa che vale veramente, è necessaria una stratificazione di esperienze, di consapevolezze di tentativi e fallimenti. Non esiste il tutto e subito, perché bisogna attendere che i movimenti più profondi dell'anima facciano i loro processi.
Non per questo smettere di incedere ed andare avanti, ma andare avanti e smettere precipitarsi con foga per afferrare  un futuro che sembra  vogliono farci credere che ci possa sfuggire dalle mani.
E' una follia.
Se il tempo non esiste il futuro è già qui e gioca con il passato ed il presente:  bisogna aprire gli occhi,  iniziare a guardarlo e farci amicizia.



granelli di tempo dentro una clessidra.


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