giovedì 20 settembre 2012

Osservare, osservare, osservare.

Lo scopo di ogni giorno è quello di svelare qualcosa di nuovo a quello precedente.
Così ogni giorno, ogni mattina ed ogni sera dedico un po' del mio tempo a pensare che cosa ha arricchito l'esperienza delle 24 ore appena vissute.
Ho scritto nel post precedente che il tempo non esiste, facendo riferimento a quello interiore o meglio ancora quello dell'anima, soggettivo e personale, intendendo con ciò che non è possibile calcolarlo su una base comune,condivisibile e misurabile; esiste però lo scorrere del tempo come di accumulo di momento dopo momento e quello è quantificabile. E' il tempo che ci vuole per cucinare una torta, per leggere un paragrafo di un libro, per consegnare un lavoro, per arrivare da S.Giovanni a Piazza del Popolo.
Ventiquattrore sono tante, sono un eternità. Facciamo che sono sedici ore, calcolando che otto ore si dorme in media, rimangono tantissime ore di momento dopo momento accumulate. 
Eppure sembrano scorrere veloci, ma la velocità è soggettiva dipende da come noi poniamo attenzione a quello che accade.
Maggiore attenzione si pone, maggiore intensità verrà percepita nello scorrere di ogni giornata.
Questa è la consapevolezza che mi preme più di ogni altra oggi e che vorrei condividere.
Con una maggiore attenzione, infatti, si potrà osservare come ogni giorno si può incredibilmente trasformarsi in un infinita risorsa di informazioni, di stimoli, di curiosità e di occasioni per rendere la vita qualcosa di stra-ordinario. 
Ci vuole un po' di pratica e sopratutto la voglia di  trasformare ogni abitudine che ci costringe a  seguire schemi ripetitivi che ci fanno percepire la giornata come un ennesima crocetta sul calendario in un'occasione per scoprire la vastità delle possibilità dell'esperienza ed accedere così ad un nuovo modo di vivere.
Tutti i giorni faccio ricerche per trovare qualcosa di nuovo e arricchire così la mia esperienza e ogni giorno mi sembra, così facendo, di poter abbracciare una parte in più di mondo, condividere una parte in più di esperienza con tutti gli esseri che popolano questo pianeta.
Oggi, inteso anche come "in questo momento storico", è necessario più che mai riuscire a cogliere le occasioni che si manifestano nel momento presente, perché più che mai è necessario avvicinarsi al proprio obiettivo personale e soltanto aprendo gli occhi e accorgendosi di quello che accade c'è più possibilità di realizzarsi.
Il problema è che intorno a noi accade tantissimo e il nostro cervello non può dar retta a tutto e così seleziona in base alle abitudini quello che serve e dopo aver fatto questo si chiude in schemi di ripetizione di quello che "secondo lui" funziona o almeno ha funzionato fino a quel momento e ce lo ripropone ogni giorno.
Purtroppo non è detto che quello che aveva funzionato funzioni anche adesso, magari funziona perché è l'unica soluzione economica che il nostro cervello (non è solo il cervello ma per semplificare utilizzo questa immagine) ha trovato in un momento passato e l'ha conservata e convalidata come buona. Tendiamo ad economizzare, a non sprecare troppe energie in soluzioni nuove, questo perché è uno schema appreso durante l'evoluzione e l'adattamento dell'uomo all'ambiente. 
Ma in realtà come esseri umani siamo capaci di fare molto di più che banalmente adattarci a ciò che ci capita ed  abituarci perciò a vivere in condizioni misere.
L'unico modo per liberarsi di questo è rendersene conto e riuscire a fare un piccolo passo fuori dal cerchio sicuro delle proprie abitudini e iniziare a porre attenzione a quello che sta accadendo proprio ora.
Per fare questo può essere utile iniziare ad osservarsi.
Osservare se stessi mentre si fa quello che si fa: per esempio in questo momento dove sei, come sei seduto/a e provare a vedere se senti il tuo respiro può essere utile a rendersi conto del reale momento presente. 
L'unico modo per apprezzare e vivere serenamente nonostante le avversità è rendersi conto di avere una vita e che è proprio qui adesso che sta scorrendo.
E per farlo può essere di estremo aiuto iniziare ad osservarsi, a guardare come reagiamo, come ci comportiamo, cosa accade, smettendola di essere trascinati dall'inerzia delle abitudini.
Sono momenti difficili, ognuno di noi ha la sua sfida personale, il suo piccolo tsunami che ha stravolto la propria esistenza e se invece di continuare a remar contro e opporsi al cambiamento ci si arrendesse all'idea che tutto scorre e che noi siamo parte di quel tutto, e che la soluzione sta nel conoscersi meglio,  la vita di ogni essere su questo pianeta sarebbe molto più serena.
Per ciò osservarsi, conoscersi, vuol dire anche fare un atto di generosità verso tutti quelli che ci circondano e di conseguenza vivere meglio anche noi.
Osserva ciò che accade adesso, fallo per te ma anche per me.


Osservo dove sono, cosa faccio, il pavimento è caldo.



Per chi volesse iniziare ad osservarsi,  consiglio questo libro ma è soltanto un idea e uno spunto per iniziare.. La verità è che ognuno ha la sua e ha anche il suo modo di prendere consapevolezza di sé. Può però essere utile all'inizio trarre ispirazione da chi il suo modo l'ha trovato.










1 commento:

  1. ..tu sei nel Posto Giusto, in quel posto da cui si sente il respiro e si attinge la calma...
    La attingi e poi la doni....un canale di pace e gratitudine capace di arrivare ai cuori,
    i cuori più stanchi...

    con gratitudine, Paola

    dedicato ad una amica dell'etere ♥

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