sabato 1 settembre 2012

Settembre di progetti, inizi..


Settembre arriva silenzioso e timido, senza troppo clamore, ma arriva.
Dalla mia finestra quassù, si vede la città e si sente una strana elettricità nell'aria, di sospensione, come se tutti insieme stessero trattenendo il respiro prima della grande ripresa: la ruota sta per ricominciare a girare. Agosto è passato da troppo poco, il ricordo è ancora troppo vivido, ma oggi è tutto diverso.
Si sente nell'aria, che anch'essa ha un altra temperatura e densità. Fa più freddo, ho dovuto spegnere anche l’aria condizionata e prendermi una coperta.
Guardo il cielo, le nuvole fitte fitte sembrano un presagio dell'Autunno che dovrà arrivare.
Oggi è una piccola fotografia anticipata dei prossimi mesi, come quelle foto sulle riviste delle collezioni autunno-inverno, che ti colgono alla sprovvista perchè stai ancora in bermuda e sandali sorseggiando un mohito in spiaggia.
C'è però una tranquillità nell'aria, che potrebbe essere per qualcuno anche snervante è aria di attesa.
E' come se ci fosse un enorme video registratore dei pensieri di tutti che è stato messo in pausa per le vacanze e adesso l'enorme dito del Dio Tempo, sta per schiacciare il pulsante play.
Si sente proprio, non c'è nulla da fare.
Ci sono certi fenomeni di massa che possono essere percepiti se affiniamo i sensi, e in qualche modo ci condizionano. E' come sottostare ad una legge che ci accomuna e quindi mi sento oggi anche io un po' così, con gli occhi puntati su Dio Tempo, aspettando quel click.
Sebbene per me sia stato un Agosto differente, e i pensieri non si sono fermati, anzi, mi sono divertita a giocarci e trasformarli come pezzettini di lego ogni giorno, anche io mi sento così, alle soglie di un nuovo punto zero,
La notizia fondamentale è che: ho iniziato a scrivere un libro, ispirato al blog.
Sono molto emozionata, le pagine scorrono sotto le mie dita come acqua che sgorga da una sorgente di montagna.  Non pensavo che i libri un po’ si scrivessero da soli, bisogna soltanto prestare loro il servizio di scriverli.
Ogni persona dovrebbe scrivere un libro nella propria vita. E’ un modo incredibile di mettersi a confronto con se stessi.
Da quando ho iniziato a sentirmi meglio scandisco le mie giornate  in orari in cui scrivo, pause per mangiare, e scrivere e sta andando benissimo. A volte penso che se non avessi avuto questo spazio sospeso non avrei mai potuto iniziare scrivere e dare inizio al mio progetto. Ringrazio dentro di me silenziosamente per il contorto e incredibile svolgersi degli eventi.
Mi dispiace solo dedicarmi di meno al blog, ma cercherò di rimediare.
Oggi mi sento molto bene.
E' stato un periodo intenso, per dieci giorni non riuscivo ad alzarmi dal letto e ho esplorato terreni inesplorati. Ma dopo ogni esplorazione, si è di norma più forti, ed eccomi qui.
Si scende sempre per poi risalire. Questo mi è ben chiaro. Ecco perchè quando mi sento giù, aspetto. Passa sempre.
E' la regola.
Mi sono oramai installata in questo luogo, dopodomani è un mese dal ricovero, potrei fare una festa. Oramai gli infermieri sono la mia seconda famiglia, potrei oridinarmi una pizza con loro,  invitarli a vedere un film con il microproiettore che mi ha prestato il mio amico super tecnologico, Andrea. Ogni volta gli infermieri si stupiscono per le mie tecnologie all’avanguardia e vorrebbero sedersi  a vedere i film con me. Sarebbe bello. Per un paio d'ore potessero sospendere tutte le loro attività e festeggiare insieme. Peccato che negli ospedali non ci si può fermare un attimo.
Un mese.
Poco, tanto, giusto, è comunque un mese. E non mi pesa, anzi, mi piace. E questo inizia a spaventarmi. Prima o poi dovrò pure uscire,  il mio spirito di adattamento non ha limiti e mi spaventa anche lui. Oppure è cosa mi aspetta fuori a spaventarmi, il fatto riprendere una vita "normale" forse.. 
Oggi è passata a trovarmi mia sorella, e anche lei stava nel "mood" settembrino, e abbiamo parlato di progetti, di futuro, di creazione, di creatività.  E’ stato bello. Anche lei ha tanti progetti e se c’è una cosa che fa bene ai progetti è quella di renderli sempre più vivi con l’immaginazione. E poi metterli in pratica certo.
C’è un seme che va messo prima di ogni cosa, e se quel seme è messo bene, io sono sicura che germoglierà. L'importante è seguire con attenzione la crescita della piccola radice e fogliolina che tenerissime escono all’inizio. Si tratta di prenderlo in mano, metterlo in un batuffolo di cotone ed aspettare finche le radici non siamo pronte per la terra. Quel momento è fondamentale, è il momento in cui può arrivare il demone del Dubbio. Bisogna cercare di essere super scientifici. E poi una volta nella terra, si lascia che madre natura faccia il suo.
Quando se ne è andata ho sentito che manca poco alla mia uscita, mi sentivo come se una parte di me fosse rimasta incollata a ai suoi vestiti e si fosse andata a fare un giro insieme a lei.
Fatto sta che tra poco mi tocca uscire da questo bozzolo, e sta iniziando il conto alla rovescia.
Ne ho fatte di battaglie qua dentro e siamo quasi alla fine della guerra, ma so che appena uscirò da qui ne inizierà un altra. Allora mi godo questo primo di settembre, e intanto sono qui che affilo le mie spade, lucido l'armatura, e affino i miei sensi, per un nuovo, ennesimo inizio.
Intanto buon inizio di Settembre....







4 commenti:

  1. sei mitica, e mi fai venire i brividi (settembrini). un bacio. silvana

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  2. Buon inizio si! Qui dall' altra parte dell' oceano la ruota non si e' mai fermata e il 1 Settembre e' un sollievo- che almeno il lavoro sia lavoro anche according to the season.
    =) Buon Settembre soldato, ci vediamo presto.
    :) baci da NY. C.

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  3. Noi italiani siamo proprio un altra razza... forse è tutta colpa di agosto! ti abbraccio e vengo presto!!!
    baci grandi :)

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  4. Grazie Silvy, per i brividi ci si può sempre coprire dicono tra poco torna il caldo!! :)

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