Settembre arriva silenzioso e timido, senza troppo
clamore, ma arriva.
Dalla mia finestra quassù, si vede la città e si
sente una strana elettricità nell'aria, di sospensione, come se tutti insieme
stessero trattenendo il respiro prima della grande ripresa: la ruota sta per
ricominciare a girare. Agosto è passato da troppo poco, il ricordo è ancora
troppo vivido, ma oggi è tutto diverso.
Si sente nell'aria, che anch'essa ha un altra
temperatura e densità. Fa più freddo, ho dovuto spegnere anche l’aria condizionata
e prendermi una coperta.
Guardo il cielo, le nuvole fitte fitte sembrano un
presagio dell'Autunno che dovrà arrivare.
Oggi è una piccola fotografia anticipata dei
prossimi mesi, come quelle foto sulle riviste delle collezioni autunno-inverno,
che ti colgono alla sprovvista perchè stai ancora in bermuda e sandali
sorseggiando un mohito in spiaggia.
C'è però una tranquillità nell'aria, che potrebbe
essere per qualcuno anche snervante è aria di attesa.
E' come se ci fosse un enorme video registratore dei
pensieri di tutti che è stato messo in pausa per le vacanze e adesso l'enorme
dito del Dio Tempo, sta per schiacciare il pulsante play.
Si sente proprio, non c'è nulla da fare.
Ci sono certi fenomeni di massa che possono essere
percepiti se affiniamo i sensi, e in qualche modo ci condizionano. E' come
sottostare ad una legge che ci accomuna e quindi mi sento oggi anche io un po'
così, con gli occhi puntati su Dio Tempo, aspettando quel click.
Sebbene per me sia stato un Agosto differente, e i
pensieri non si sono fermati, anzi, mi sono divertita a giocarci e trasformarli
come pezzettini di lego ogni giorno, anche io mi sento così, alle soglie di un
nuovo punto zero,
La notizia fondamentale è che: ho iniziato a
scrivere un libro, ispirato al blog.
Sono molto emozionata, le pagine scorrono sotto le
mie dita come acqua che sgorga da una sorgente di montagna. Non pensavo che i libri un po’
si scrivessero da soli, bisogna soltanto prestare loro il servizio di scriverli.
Ogni persona dovrebbe scrivere un libro nella
propria vita. E’ un modo incredibile di mettersi a confronto con se stessi.
Da quando ho iniziato a sentirmi meglio scandisco
le mie giornate in orari in cui scrivo,
pause per mangiare, e scrivere e sta andando benissimo. A volte penso che se
non avessi avuto questo spazio sospeso non avrei mai potuto iniziare
scrivere e dare inizio al mio progetto. Ringrazio dentro di me
silenziosamente per il contorto e incredibile svolgersi degli eventi.
Mi dispiace solo dedicarmi di meno al blog, ma
cercherò di rimediare.
Oggi mi sento molto bene.
E' stato un periodo intenso, per dieci giorni non
riuscivo ad alzarmi dal letto e ho esplorato terreni inesplorati. Ma dopo ogni
esplorazione, si è di norma più forti, ed eccomi qui.
Si scende sempre per poi risalire. Questo mi è ben
chiaro. Ecco perchè quando mi sento giù, aspetto. Passa sempre.
E' la regola.
Mi sono oramai installata in questo luogo,
dopodomani è un mese dal ricovero, potrei fare una festa. Oramai gli infermieri
sono la mia seconda famiglia, potrei oridinarmi una pizza con loro, invitarli a vedere un film con il microproiettore che mi ha prestato il mio amico super tecnologico, Andrea. Ogni volta gli infermieri si stupiscono per le mie tecnologie all’avanguardia e vorrebbero sedersi a vedere i film con me. Sarebbe bello. Per un paio d'ore potessero sospendere tutte le loro attività e festeggiare insieme. Peccato che negli ospedali non ci si può fermare un attimo.
Un mese.
Poco, tanto, giusto, è comunque un mese. E non mi
pesa, anzi, mi piace. E questo inizia a spaventarmi. Prima o poi dovrò pure
uscire, il mio spirito di
adattamento non ha limiti e mi spaventa anche lui. Oppure è cosa mi aspetta
fuori a spaventarmi, il fatto riprendere una vita "normale"
forse..
Oggi è passata a trovarmi mia sorella, e anche lei
stava nel "mood" settembrino, e abbiamo parlato di progetti, di futuro, di
creazione, di creatività. E’ stato bello. Anche lei ha tanti progetti e
se c’è una cosa che fa bene ai progetti è quella di renderli sempre più vivi
con l’immaginazione. E poi metterli in pratica certo.
C’è un seme che va messo prima di ogni cosa, e se
quel seme è messo bene, io sono sicura che germoglierà. L'importante è seguire
con attenzione la crescita della piccola radice e fogliolina che tenerissime
escono all’inizio. Si tratta di prenderlo in mano, metterlo in un batuffolo di
cotone ed aspettare finche le radici non siamo pronte per la terra. Quel
momento è fondamentale, è il momento in cui può arrivare il demone del Dubbio.
Bisogna cercare di essere super scientifici. E poi una volta nella terra, si
lascia che madre natura faccia il suo.
Quando se ne è andata ho sentito che manca poco
alla mia uscita, mi sentivo come se una parte di me fosse rimasta incollata a ai suoi vestiti e si fosse andata a fare un giro insieme a lei.
Fatto sta che tra poco mi tocca uscire da questo
bozzolo, e sta iniziando il conto alla rovescia.
Ne ho fatte di battaglie qua dentro e siamo quasi
alla fine della guerra, ma so che appena uscirò da qui ne inizierà un altra.
Allora mi godo questo primo di settembre, e intanto sono qui che affilo le mie
spade, lucido l'armatura, e affino i miei sensi, per un nuovo, ennesimo inizio.
Intanto buon inizio di Settembre....
sei mitica, e mi fai venire i brividi (settembrini). un bacio. silvana
RispondiEliminaBuon inizio si! Qui dall' altra parte dell' oceano la ruota non si e' mai fermata e il 1 Settembre e' un sollievo- che almeno il lavoro sia lavoro anche according to the season.
RispondiElimina=) Buon Settembre soldato, ci vediamo presto.
:) baci da NY. C.
Noi italiani siamo proprio un altra razza... forse è tutta colpa di agosto! ti abbraccio e vengo presto!!!
RispondiEliminabaci grandi :)
Grazie Silvy, per i brividi ci si può sempre coprire dicono tra poco torna il caldo!! :)
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